Ieri sera la compagine “Montoro Democratica” a sostegno di Mario Bianchino sindaco di Montoro ha tenuto il suo comizio numero quindici alla frazione Borgo.
La cittadinanza locale ha risposto in maniera molto calorosa all’appuntamento, con la presenza di centinaia di persone, pronte ad ascoltare ogni parola enunciata dagli intervenuti alla serata. Non a caso, l’appuntamento di ieri si è distinto rispetto agli altri per l’affetto dimostrato sia nei confronti degli aspiranti consiglieri residenti nella frazione ma in special modo verso il primo cittadino uscente. Proprio all’indirizzo di Mario Bianchino è stata letta una missiva. L’inizio della lettera ha espresso subito come fosse singolare rivolgersi a un sindaco come primus inter pares. Ci si è soffermati poi sulla rivalutazione della struttura dell’ex scuola elementare, abbandonata dalle amministrazioni precedenti ma ora portatrice delle rivalutazioni territoriali. In questo modo – secondo l’epistola – si è favorito lo scambio generazionale. Il contenuto della lettera è proseguito sul miglioramento della viabilità come sull’essere figlia di una cultura dell’impegno, che ha portato la scrivente a rimanere nella sua terra, anziché emigrare, magari pure per necessità, allo scopo di migliorare il più possibile lo stato delle cose, specie grazie alla squadra guidata da Bianchino. Altra caratteristica distintiva della serata si è poi rivelata la discesa dei presenti da Piazza Gelsi a Piazza Don Alfredo Iasozzi per un ritrovo più informale, tenutosi successivamente al comizio.
Tra i principali temi trattati è incluso quanto è stato realizzato nella frazione. Carmela Diana ha ricordato la pubblica illuminazione in via Boschi come nel tratto tra Borgo e Banzano, la messa in sicurezza del Castello Longobardo con il consolidamento delle mura e l’installazione di rampe di accesso. Invece Gennaro Ricciardelli ha esordito, affermando come le promesse rivolte alla piazza cinque anni fa, ovvero il centro di aggregazione sociale e la strada “Fontanavetere”, siano state adempiute. Infatti, il centro è fervidamente attivo mentre per la strada a breve verranno resi noti i risultati per l’aggiudicazione definitiva dell’appalto. Un capitolo a parte poi è stato riservato all’ex convento locale. Il primo cittadino ha ribadito come il contratto con la cooperativa gestore sia stato rivisitato a vantaggio dell’ente. Per tale ragione, si è resa possibile la realizzazione di iniziative formali e culturali, tenute anche da persone oggi avversarie della lista, le quali si sono dimenticate di tali fatti – a detta del sindaco uscente. Oltre a questo, nell’insieme di tale discorso è stato scagliato un ulteriore attacco ai candidati avversari. L’occasione utile si è rivelata la menzione dei lavori relativi alla strada centrale del paese, completati attraverso un anticipo di cassa ad hoc nelle prime settimane di governo. Ciò è avvenuto – in base alle parole di Bianchino – per il blocco dei lavori, dovuto alla perdita del relativo finanziamento.
Come in ogni appuntamento, la compagine ha proposto anche quanto intende realizzare nella frazione, in caso di elezione. Con il perfezionamento dell’atto di cessione relativo alla casa Orefice, si pensa di abbattere tale abitazione, posta al centro del paese, al fine realizzare una piazzetta, dotata di parcheggio e area verde attrezzata. Inoltre, si sta intercedendo con la Curia per ottenere la cessione di parte dell’ex asilo parrocchiale, per cui si intende richiedere un finanziamento. Con tale volontà, si vuole recuperare l’edificio per riportarlo a polo aggregativo, inserendo al suo interno strutture quali un oratorio, una scuola di arti e mestieri come un centro per il tempo libero dei giovani. Inoltre, si prospetta una nuova arteria di collegamento tra il cimitero locale e via Galileo Galilei, dunque evitando la strettoia posta all’altezza di via Mercatello. Invece, altri propositi, però di ambito più generale, arrivano dalla novità del gruppo Maria Pastore. La donna intende esprimere la sua sensibilità da moglie e mamma all’interno dell’assise. Inoltre, sua volontà è dedicarsi anche a favore dei giovani, specie nella lotta contro la dispersione scolastica e potenziali devianze, da contrastare con l’instaurazione di appositi percorsi educativi come l’avvio alle professioni così come la creazione di scuole per arti e mestieri. Come altri potenziali benefici per la fascia giovanile si intendono anche agevolazioni per attività autogestite o di inserimento in aziende del territorio come apprendisti.
Man mano che il primo turno di votazione si avvicina, poi, le critiche verso i candidati sfidanti diventano sempre più vibranti, in aggiunta a quelle già citate. Giovanni Gaeta ha invitato a stare decisamente alla larga da cose malsane, simboleggiate dall’opposizione. Successivamente, Diamante Faggiano ha espresso la sua tristezza nell’assistere che certi giovani stiano basando la loro campagna elettorale sull’inseguimento dei nemici, attaccando personalità come Bianchino, dall’elevata esperienza sia professionale che politica. In più, ha evidenziato la serietà della compagine nella sua interezza; tanto è vero che chi non ha lavorato seriamente durante il quinquennio – a suo dire – si è accasato altrove. Per Carmela Diana, poi, chi si è comportato nella maniera appena descritta ha come scopo il mero perseguimento di fini personali. Gennaro Ricciardelli ha dedicato il suo spazio di critica al PUC, in particolare alle accuse di ritardi per la sua compilazione. Il già assessore si meraviglia che tali affermazioni arrivino da chi, quando ha steso il PUC per la fu Montoro Inferiore, ha approvato determinate varianti urbanistiche, quale quella all’ex pastificio Vietri, dove né i quaranta alloggi previsti, così come il centro commerciale e il teatro comunale sono stati realizzati, andando così a creare un obbrobrio urbanistico, non in armonia con l’architettonica di Piano – come ha affermato Guglielmo Lepre sabato sera.
Diversamente da altre serate, oggetto di particolari critiche si è rivelato il candidato sindaco Girolamo Giaquinto, specie da Gennaro Ricciardelli. Nel suo intervento, il già assessore dedica uno spazio significativo anche allo sfidante. Dell’uomo ha detto come anche lui sia attivo nella politica locale dal 1995 ma non ha lasciato alcun segno sulla comunità locale, diversamente da Bianchino. Poi Ricciardelli ha replicato anche ad alcune accuse, lanciate da Giaquinto, sulla mancata rotazione di professionisti nell’affidamento dei lavori pubblici. La risposta si è basata sul ribadire che per le cento opere pubbliche realizzate abbiano lavorato ben ottanta imprese. In più, desta impressione a Ricciardelli come sia proprio costui a parlare su tal ambito, dove, per i tre lavori realizzati dalla Provincia di Avellino su Montoro, abbia lavorato sempre la stessa impresa. A ciò ha aggiunto che il consigliere provinciale ha lasciato la costruzione della palestra scolastica per l’istituto alberghiero e tecnico del territorio incompleta per vent’anni, rendendo così il tutto così fatiscente che si dovrebbe procedere all’abbattimento. Altra critica piovuta da Ricciardelli nei confronti di Giaquinto è stata sul progetto relativo alla restaurazione del Convento di Santa Maria degli Angeli. In un primo momento – a detta di Ricciardelli – l’ente aveva pensato di inserire anche i lavori per il Castello Longobardo nel progetto. Appena notato ciò, l’ente provinciale, di cui Giaquinto è una delle massime espressioni, ha chiesto e ottenuto la rimozione degli interventi per il castello; diversamente, neanche i lavori per il convento sarebbero partiti. Per il già assessore, ciò sta a dimostrare che Giaquinto non tiene affatto al territorio montorese nella sua interezza.