Ieri sera la lista “Montoro Democratica” a sostegno di Mario Bianchino sindaco di Montoro ha svolto il suo undicesimo comizio alla frazione Misciano, dove un bagno di folla si è riversato ad ascoltare i discorsi dei candidati, nonostante una fitta pioggia. Tale presenza massiccia, a detta di Vincenzo Pecoraro, significa che si è seminato bene negli ultimi cinque anni. Dunque, il massiccio numero di ascoltatori è stato percepito in maniera alquanto positiva dalla compagine.
Sicuramente i momenti più rilevanti della serata si sono rivelati alcuni passaggi dall’intervento di Mario Bianchino. Discorrendo sulla legalità, si è soffermato su alcuni spiacevoli episodi accaduti fino a qualche ora prima della serata. Nello specifico, Bianchino ha affermato: “Abbiamo dovuto registrare che ci sono state denunce all’Arma dei Carabinieri e a chi di competenza da parte di alcuni cittadini per danneggiamenti ricevuti, però guarda caso nel corso di comizi che noi tenevamo, sia per quanto riguarda autovetture, sia per quanto riguarda qualche furto e per il resto anche oggi a danno del sottoscritto, il quale, poiché crede nella legalità e non si può mettere con altri a confondere sul piano della libertà personale l’offesa, l’ingiuria, la diffamazione con quelli che sono i comportamenti civili, sporgerò anche io denuncia, per imbrattare con definizioni diffamatorie chi oggi è impegnato in una maniera serena, in una maniera seria e con grande senso di responsabilità e con determinazione alla tutela di quella che è la cosa più bella per la comunità nella sua interezza, e cioè la sua libertà e andare avanti, pensando che si possa fare molto per questa comunità”. Il discorso poi è proseguito con un indirizzamento agli altri candidati a sindaco con le seguenti parole: “Chiunque compia queste azioni, che sia un ultras di qualche frazione, è solamente uno squallido delinquentuccio, è un qualcuno che deve essere punito dalle forze dell’ordine e dalla giustizia perché queste cose non si fanno, non si fanno mai. Una cosa è la dialettica, noi eravamo amici, siamo amici, rimarremo comunque amici; altra cosa è ledere, dal punto di vista della personalità, di quella che è l’onorabilità, di quella che è la concezione che la persona esprime nella vita attraverso alcuni comportamenti. Io invito, da Misciano questa sera, i due candidati sindaci, sia il candidato antagonista Giaquinto che il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle avv. Silvia Romano, a poterlo dire dai palchi anche nei vostri comizi, perché questo non abbia a verificarsi. Siamo in un punto avanzato della competizione elettorale, la competizione deve continuare nella massima correttezza e nella massima lealtà, soprattutto dando non solo a noi candidati la giusta tranquillità del ruolo che svolgiamo, ma a quanti vogliono seguire tutti i comizi di tutte le parti impegnate nell’agone politico elettorale di poterlo fare in una maniera serena , in una maniera tranquilla, in una maniera rispettosa di quelle che sono le proprie, piccole, vere cose che contraddistinguono il loro agire e la loro vita quotidiana. Era necessario che io facessi questa puntualizzazione, che valga per tutti, perché uno sforzo in questo senso, io credo che aiuti anche a comprendere.”
Ma le sue parole sono state precedute da quelle degli aspiranti consiglieri intervenuti. Guglielmo Lepre si è soffermato su quanto è stato realizzato nella frazione, come l’adeguata promozione della manifestazione dedicata alla Via Crucis, la cui ultima edizione è stata presentata proprio da Lepre, con la presenza di spettatori provenienti da ogni parte della Campania; nonché l’eccellenza rappresentata dal Forum dei Giovani, tra i primi nella regione. Ma il progetto più significativo – a detta del già consigliere – è stato la restituzione alla comunità di Palazzo Macchiarelli, promessa nella scorsa campagna elettorale. Nello specifico, l’adeguamento è stato portato avanti dalla fondazione “Noi Sud”, ente capofila di un incubatore di impresa ad hoc, nonché vincitrice di un riconoscimento a livello nazionale per tale lavoro. All’interno della struttura, si sono svolte numerose iniziative sociali, culturali e aggregative, arrivate al cuore di tutti. Invece Immacolata Cipolletta ha formulato numerose proposte sul futuro della località. A suo dire, Palazzo Macchiarelli potrebbe essere reso un museo sul Risorgimento, avente al centro la figura dell’intellettuale locale Michele Pironti, a cui dedicare anche un premio letterario da istituire. Secondo la già consigliera, l’edificio deve essere adibito come galleria d’arte e centro culturale permanente per la valorizzazione della storia, della tradizione e della cultura montorese, allo scopo non di creare un museo, ma di raccontare la storia locale. All’interno della struttura, per la cronaca, sono presenti anche degli alloggi popolari, da sottoporre a riqualificazione urbana. Altri suoi propositi sono il recupero del centro storico, attraverso politiche di agevolazione e semplificazione da prevedere nel prossimo PUC, oltre a poter usufruire contributi statali come credito fiscale, nonché la creazione di una nuova strada di collegamento, tramite variante, tra Misciano e San Pietro, per eliminare la strettoia di cui tanti si lagnano. Nel complesso, l’intera frazione verrà sottoposta a riqualificazione urbana, insieme a Figlioli, fruendo di un finanziamento nazionale da due milioni di euro, in fase di erogazione – come ha ricordato Bianchino.
Come in ogni appuntamento elettorale, sono state menzionate anche attività svolte per Montoro nel suo insieme. In particolare, Michele Capuano ha citato il successo della raccolta differenziata con picchi dell’80%, ancora migliorabile a suo avviso, una volta pienamente realizzato un sistema che introduca elementi di premialità, con benefici per i cittadini. Allo stesso tempo, Stefania Siano ha ricordato i suoi successi nel campo delle politiche sociali, la cui delega era assegnata alla già assessora.
A ogni modo, prima dell’appello rivolto dal sindaco uscente, non sono mancate critiche agli avversari da parte di chi lo ha preceduto ieri sera. La già consigliera Cipolletta ha affermato che costoro sono interessati soltanto a mentire e a destabilizzare, dato che diversi di loro si sono dimostrati già inadatti a governare il territorio. Capuano, invece, ha invitato i presenti a non optare per il voto disgiunto, richiesto dai familiari di chi “è stato tirato con le catene” a candidarsi. Ancora, Lepre evidenzia come rivali non conoscano eventi culturali del territorio, menzionando che in un convegno da loro tenuti nei giorni precedenti non abbiano citato la Via Crucis della frazione. Infine, sia lui che Stefania Siano dedicano la loro attenzione sulla coalizione formata da 64 aspiranti consiglieri. Su di loro, Lepre asserisce che sarebbero capaci di litigare su tutto, data la divisione territoriale in feudi e la loro approvazione in maggioranza, a cui qualcuno si sta iniziando già a sottrarre. Invece, Siano evidenzia come il singolo faccia la differenza, nonostante, come recita un celebre detto, “L’unione fa la forza”.