Un grido di dolore quello di Franco Argenio, soffocato dalle istituzioni regionali e nazionali che, rispetto alla vicenda degli operai idraulici forestali delle diverse Comunità Montane della provincia di Avellino, hanno evidenziato solo indifferenza, costringendo l’operaio forestale di Aiello del Sabato di mettere la parola fine alla sua esistenza. Parole duri quelle dell’ex Sindaco di Sperone Salvatore Alaia che tanto si è speso, in passato, per portare avanti una battaglia di grande civiltà per dare, agli operai forestali, quel minimo di dignità. La rabbia intrisa da un forte rammarico per gli insulti e mortificazioni subite nel corso degli anni, trattati come bestie e minacciati continuamente dalle diverse forze di polizia ad allontanarsi dalle sedi Istituzionali per evitare denunce alla Procura della Repubblica. Gli episodi di Roma davanti al Quirinale e a Palazzo Chigi, mi fanno pensare a quei sorrisi sarcastici nel sottovalutare una vicenda che seppur di competenza regionale meritava ben altra attenzione. Una regione quella della Campania, orientata a portare avanti altre questione, lasciando in un limbo sospeso questi operai forestali che tanto hanno fatto per il nostro territorio; non ho intenzione di buttare benzina sul fuoco ma è la semplice verità di un ex Sindaco che ha vissuto personalmente a fianco degli operai forestali dimenticati da tutti e da tutto. Non ho più parole, ma la morte di Franco Argenio, peserà sulla coscienza di chi per anni non ha fatto altro che pensare alla spartizione di poltrone per occupare spazi di potere, calpestando il vero valore della vita: la dignità degli operai.