È morto ieri sera Valerio Piroddi, l’uomo più longevo d’Italia. A novembre avrebbe spento le sue 112 candeline. «Tziu Mundicu», originario di Villamassarg
Caratteristiche genetiche ma anche stile di vita, alimentazione e ambiente sano hanno contribuito a tenerlo così a lungo e in ottime condizioni. Una vita da agricoltore in mezzo ai campi, all’aria aperta, dieta a base di frutta e verdura, formaggio, uova, vino rosso senza rinunciare alle ghiottonerie, come lumache, lardo e dolci. I funerali si terranno domani alle 16 a Siliqua. «Fino all’ultimo è stato un punto di riferimento importante per la sua famiglia – conclude l’esperto in longevità – ha lasciato la vita da protagonista dopo un’esistenza felice».
ia, nel sud Sardegna, era un campione di longevità e di successo. Viveva circondato dall’affetto dei suoi familiari ad Assemini, nell’hinterland di Cagliari. Era seguito dal punto di vista medico-scientifico dalla Comunità Mondiale della Longevità presieduta da Roberto Pili. «Si è spento senza soffrire, ha consumato la vita nella maniera più proficua, una vecchiaia fortunata, in salute, presente dal punto di vista intellettuale», sottolinea Pili.