di Saverio Bellofatto
E’ morto Pino Tordiglione, il geniale regista cinematografico irpino. Scrivere quest’articolo mi costa fatica, con Pino avevamo in cantiere una serie di manifestazioni nel nostro mandamento dedicate all’acqua con il suo capolavoro il docufilm “Il Bacio Azzurro”. Persona di grande cultura, sensibile e innamorato della sua Irpinia e con lui che abbiamo condiviso l’evento “ Acqua Azzurra e Acqua Chiara” all’Istituto Tecnico Agrario De Sanctis di Avellino ed ad Avella al teatro Biancardi alla seconda edizione della festa dei libri e dei fumetti. “Il bacio azzurro” nato da un idea di Eduardo De Gennaro, soggetto di Pino Tordiglione e Fausto Baldassarre, scenografia di Alberto Rondalli e Fortunato Campanile, film pluripremiato e riconosciuto come patrimonio culturale dell’UNESCO , girato interamente in Irpinia e nel Sannio è un opera geniale e poetica che porta all’attenzione del grande pubblico la risorsa primaria della vita sul pianeta “ L’Acqua”. Un cast eccellente di attori con Sebastiano Somma, Remo Girone, il piccolo Lorenzo D’Agata , Claudio Lippi, Forcella Morgana e Nicola Pignataro. Anche su mio suggerimento Pino ha portato quest’anno il film in giro per l’Italia, organizzando eventi con la partecipazione di studenti e scolari, ricevendo tributi e plausi. Era contento Pino di questo successo, ma era contento soprattutto perché si creavano le occasione per far conoscere la sua Irpinia e le sue grandi bellezze. Presente ai dibattiti non finiva mai di ripetere che questa preziosa risorsa va tutelata e valorizzata. Tra le sue opere più famose oltre al Bacio Azzurro c’è Il Natale Rubato, presentato in anteprima il 4 settembre 2003 durante la 60ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove ha ricevuto il Premio Mediterraneo Cinema oltre alla Targa d’Argento dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi; Ha raccontato le vite straordinarie di Teresa Manganiello e di Francesco De Sanctis e si preparava a girare un nuovo lavoro dedicato ad un’altra eccellenza irpina il vino. Voglio salutarlo con le parole della poesia di Garcia Lorca che ha ispirato anche il titolo de “Il bacio azzurro” : « La pioggia ha un vago segreto di tenerezza una sonnolenza rassegnata e amabile, una musica umile si sveglia con lei e fa vibrare l’anima addormentata del paesaggio. È un bacio azzurro che riceve la Terra, il mito primitivo che si rinnova. Il freddo contatto di cielo e terra vecchi con una pace da lunghe sere… ». Che la terra ti sia lieve caro amico mio!