Moscati al collasso, politici assenti e personale verso la mobilitazione. Le dichiarazioni del Governatore Stefano Caldoro innescano una nuova bagarre. «Quello che il presidente della Regione Campania promette all’Irpinia non serve a nulla – spiega il vice segretario regionale Anaao-Assomed Nicola Acone -Si parla sempre di poche unità che non serviranno certo a risolvere i problemi dell’ospedale. Puntiamo a baipassare la Regione e far approdare il caso in Parlamento. Ma i politici devono fare la loro parte». Mercoledì scorso al riunione di personale a sindacati per decidere sul da farsi. «Vogliamo convocare sindaci e politici irpini – spiega Acone -. L’emergenza del Moscati deve essere la priorità di tutta la provincia. Sindaci e politici devono fare la loro parte, intervenire compatti per garantire il futuro dell’azienda sanitaria del capoluogo. Per poter ridurre le condizioni di emergenza in termini appena realistici bisogna assumere almeno 15 medici e 30 infermieri. Inoltre sono da espletare almeno 10 concorsi per il ruolo di Direttore di Unità Operativa Complessa, resisi vacanti in alcuni casi da anni e mai ricoperti per i citati vincoli. È del tutto evidente che non è scongiurata la possibilità che si debba ricorrere ad accorpamenti di reparti e di servizi, a fronte del perdurare e dell’inasprirsi della carenza di personale. Il Moscati risponde alle esigenze di salute non solo degli utenti irpini, ma anche di pazienti provenienti da province limitrofe. L’auspicio del nostro sindacato è che ci sia al più presto un deciso intervento della nostra rappresentanza politica a fianco al personale del Moscati ed in difesa della domanda di salute dei cittadini».