MOSCHIANO (AV) – Occupa abusivamente un terreno comunale dove coltiva marijuana e smaltisce rifiuti pericolosi e non: 65enne denunciato dai carabinieri.

MOSCHIANO (AV)   Occupa abusivamente un terreno comunale dove coltiva marijuana e smaltisce rifiuti pericolosi e non: 65enne denunciato dai carabinieri.

I Carabinieri della Stazione di Quindici hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria un 65enne di Moschiano ritenuto responsabile di coltivazione illegale di sostanze stupefacenti, occupazione abusiva di suolo pubblico nonché illecito smaltimento di rifiuti.

A seguito di attività info-investigativa, i militari hanno individuato nell’abitazione dell’uomo, un possibile obiettivo di interesse nella lotta alla droga. E all’esito della perquisizione domiciliare, all’interno di un cassetto di un mobile del salone, hanno rinvenuto un contenitore con numerosi semi di marijuana che sono stati sottoposti a sequestro.

Nel corso dell’operazione, l’attenzione degli operanti è stata attratta da una serra all’interno di un vicino terreno recintato; alla specifica richiesta, il 65enne spontaneamente ammetteva di avere la disponibilità di quel fondo e che deteneva le chiavi del lucchetto posto a chiusura del cancello in ferro, riferendo che in quella serra coltivava degli ortaggi.

Insospettiti, i Carabinieri hanno deciso di estendere l’attività di polizia giudiziaria anche in quel terreno. E nella citata struttura hanno rinvenuto una pianta di cannabis in vegetazione, avente un’altezza di circa mezzo metro.

Nello stesso fondo i militari hanno riscontrato la presenza di numerosi rifiuti ferrosi e materiali di risulta, in particolare di eternit, composto notoriamente considerato altamente cancerogeno.

Le successive verifiche hanno permesso di appurare l’occupazione abusiva da parte del 65enne di quell’area comunale che, per quanto riscontrato, è stata sottoposta a sequestro.

Alla luce delle evidenze emerse, a carico del predetto già gravato da precedenti in materia di stupefacenti, è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.