Nonostante l’esistenza di un regolamento, ancora una volta l’amministrazione comunale di Salerno non dimostra la dovuta sensibilità, autorizzando un’esposizione di animali acquatici e terrestri. La mostra itinerante, che prevede alligatori, pitoni, boa, piranha, ragni velenosi, scorpioni, “cuccioli di squalo pinna bianca” fino ai pipistrelli, la cui cattura e detenzione per la quasi totalità delle specie è sanzionata penalmente, risulta essere in stridente contrasto con una sensibilità crescente e con il regolamento per la tutela degli animali.
Quello a cui si assisterà in un parco della nostra città, nei prossimi giorni, sarà lo “spettacolo” di una natura calpestata, offesa e privata della sua dignità. Un mercato di schiavi presentato invece come evento per famiglie, legittimando, soprattutto alle giovani generazioni, reclusione e sfruttamento dei soggetti più indifesi della società.
Uno sguardo che vada oltre quello del semplice curioso vedrà animali privati per sempre della libertà, trasportati in scatolette poco più grandi di loro, detenuti in vasche e teche minuscole, trasformati in merce da esibire. Iniziative che imprigionano gli animali per il nostro divertimento portano i bambini ad essere sempre meno empatici, quando andrebbe spiegato loro che, reclusi a vita, questi impazziscono per la monotonia e la disperazione.
Il regolamento comunale di tutela degli animali, pur non vietando esplicitamente queste fiere, prevede dei requisiti minimi, quali la possibilità di rifugi dove possano sottrarsi alla vista dell’uomo, che dovranno essere di grandezza tale da contenere tutti gli animali stabulati nella gabbia (per gli animali solitari ve ne dovrà essere uno per soggetto), specifici arricchimenti ambientali e soprattutto misure minime per terrari/acquari, aumentate del 50% per ogni altro soggetto presente. Parametri che puntualmente non vengono mai rispettati.
L’appello al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, dunque, è di effettuare rigidi controlli, ma soprattutto di seguire l’unica direzione in sintonia con una società che si autodefinisce civile, ovvero di non concedere più l’autorizzazione a questo genere di eventi, che nulla hanno di culturale e sono invece manifestazione di sopraffazione dell’uomo sulle altre specie. O, perlomeno, di dichiarare apertamente il proprio dissenso, alla stregua del sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara che, appena pochi giorni fa, non ha esitato a definirsi pubblicamente contrario all’utilizzo degli animali nei circhi.
Si invitano altresì i cittadini salernitani a voler imparare a conoscere il mondo di questi splendidi animali in modi che non implichino, come questa mostra, la loro detenzione in cattività.