A conclusione del triennio, gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Mugnano, hanno sorpreso Dirigente e docenti con una fantastica festa che lascerà un ricordo indelebile nel cuore dei presenti.
Tutto era iniziato con la consueta indagine, delle tre terze ,per individuare il giorno in cui docenti e Dirigente fossero liberi per partecipare al tradizionale pranzo di fine anno delle classi terminali.
Tre classi, tre giorni… ragazzi divisi… anche se nel corso degli anni, sebbene distribuiti in tre aule diverse hanno condiviso moltissime attività e la maggior parte dei docenti. Ragazzi desiderosi di affrancarsi da due anni difficili e desiderosi di stare insieme.
Ed ecco l’idea della Dirigente Luigia Conte: perché non ritrovarsi tutti nel cortile della scuola?
Alla proposta i ragazzi si sono mostrati entusiasti.
Ogni docente ha ricevuto sull’account istituzionale l’invito per il giorno 7 e alle ore 20.00 puntuali si sono recati a scuola, stavolta per “fare festa”, certamente inconsapevoli dello spettacolo che si sono trovati di fronte.
Il cortile della scuola, trasformato in un’elegante location, con luci soffuse e musiche accattivanti era popolato di giovani acerbi che li hanno accolti gioiosi.
Impeccabili il servizio di catering e il Dj che , complici i genitori ,erano stati scelti per l’occasioni. Un vortice di ballo ha coinvolto tutti e per qualche momento docenti e Dirigente hanno creduto di essere tornati ai mak P dei loro tempi. Nessuno è rimasto seduto: trenini sempre in partenza, girotondi e balli di gruppo, karaoke e ringraziamenti hanno fatto volare il tempo e quando stamattina la sveglia è suonata per riportare i docenti in orario a scuola , qualcuno si è chiesto se non fosse stato un sogno.
Un’esperienza indimenticabile che ha rotto i canoni di tavolo-docenti/tavolo -alunni, un’esperienza partita da un’idea della Dirigente che creerà un precedente, ma si sa , la Conte è una innovatrice e può permetterselo perché i genitori dei suoi alunni sono fantastici.
Lasciamo ai curiosi la suspense di vedere le foto che gli alunni hanno fatto diventare storie e post sui social che, per motivi di privacy non possiamo mostrare.