Per l’ennesimo anno consecutivo, ben 13 anni, c’è chi il 25 aprile lo ricorda non per la Liberazione, ma per l’anniversario della nascita di Guglielmo Marconi. Chiamatela come volete: protesta, iniziativa goliardica, scelta anticonformista. Tanto Antonio Del Giudice, imprenditore di Mugnano del Cardinale, nonché responsabile della Lega nel Baianese e Vallo di Lauro, operante nel settore telefonia, sa bene di andare controcorrente. «E sono fiero di esserlo – aggiunge – poiché quella del 25 aprile è una data come tante altre. Anzi, una giornata da ricordare, ma solo per rendere omaggio al padre della comunicazione». Del Giudice ha tappezzato di manifesti il suo esercizio commerciale in via Nazionale delle Puglie. Un cartello spunta su tutti. E’ quello che recita così: «Guglielmo Marconi, 25/04/1874, nasce l’Italiano che cambiò la Comunicazione. Nessuno lo ricorda, oggi noi si». Uno slogan che viene commentato così dallo stesso Del Giudice: «Marconi è stato e resta il padre della comunicazione, premio Nobel, fisico e politico italiano. In questa giornata è doveroso ricordarlo per la grande svolta che ha generato nel mondo. Forse, oggi 25 aprile, gli dobbiamo qualcosa. Noi saremo liberi solo quando abbandoneremo l’euro e torneremo alla lira. Il 25 aprile per la maggior parte degli italiani è solo una occasione per fare gite fuori porta».