di Saverio Bellofatto
“La resistenza antimicrobica costituisce una grossa minaccia per la salute umana, lo sviluppo e la sicurezza”, ha affermato Margaret Chan, Direttrice Generale dell’OMS. “ Gli impegni presi oggi devono adesso tradursi in interventi rapidi, efficaci, e salvavita per la salute umana, per quella animale e quella dell’ambiente”. Non è più una previsione per il futuro, ma sta accadendo ora in tutto il mondo: l’antibiotico-resistenza è un problema reale e il rischio di ricadere in un’era pre-antibiotica, dove infezioni comuni e malattie minori possono tornare ad essere letali, si configura come una possibilità concreta. L’Italia, purtroppo, contribuisce non poco all’avanzare di questo fenomeno: infatti, insieme a Grecia e Cipro, è fra le nazioni in cui si rilevano ceppi batterici con percentuali di resistenza agli antibiotici vicine al 50% (cmq sono interessate molte altre nazioni ). Il fenomeno assume un significato sociale in quanto mette a rischio la salute individuale e collettiva ,incidendo anche sulla spesa pubblica. Gli alti livelli di antibiotico-resistenza, riscontrati oggi nel mondo, sono il risultato di un uso eccessivo ed inappropriato di antibiotici e altri antimicrobici negli esseri umani, negli animali e nelle colture, così come la diffusione di residui di questi farmaci nel suolo, nelle coltivazione e nell’acqua. Nel contesto più ampio dell’impegno contro l’ABR, la resistenza agli antibiotici è considerata il rischio globale maggiore e più urgente e richiede attenzione sia a livello internazionale che nazionale.
Questa le tematiche del convegno “ L’Antibioticoterapia oggi” promosso dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Avellino che si è svolto sabato 14 Ottobre nei saloni del Piano sociale di zona a Mugnano del Cardinale. Nella relazione introduttiva al convegno il Dott. Giuseppe Colucci ha illustrati i gravi rischi che l’abuso di terapie antibiotiche comportano per la salute umana e per l’ambiente ed ha auspicato un mutamento culturale radicale dell’atteggiamento dei medici, dei veterinari, dell’industria agro-alimentare e degli stessi cittadini; questi ultimi ricorrono spesso ad una automedicazione anche per banali malattie come il raffreddore o banali rialzi termici che per la maggioranza dei casi sono dovute a virus ( per niente curabili con gli antibiotici). Se riferiti ai bambini,queste problematiche assumono ancora più rilievo, ha affermato il dr. Felice Nunziata,primario pediatra che ha sottolineato come un corretto orientamento diagnostico nelle infezioni intercorrenti dei bambini sia il presupposto per un corretto uso degli antibiotici e preventivo di gravi complicazioni; il pediatra ha rimarcato la primaria importanza delle vaccinazioni per prevenire molte malattie e le rispettive complicazioni , ed evitare l’uso degli antibiotici .Il dr. Giampaolo Palumbo ha trattato della problematica in ambito ospedaliero,dove apposite linee guida sulle modalità di profilassi delle infezioni dovrebbero sempre orientare l’operato dei medici,soprattutto chirurghi e medici di pronto soccorso; la dottoressa Lucia Lago, nefrologa, si è soffermata sull’uso degli antibiotici nei pazienti nefropatici: molti antibiotici sono nefrotossici e molti altri ,essendo eliminati dai reni,nel caso di insufficienza renale,potrebbero ,per cattivo dosaggio,accumularsi in concentrazioni tossiche nell’organismo. Tra i relatori del convegno, il prof Marcellino Monda,docente della Università “Vanvitelli” di Napoli e Caserta, ha trattato i rapporti tra antibiotici ed alimentazione: assunzione in relazione ai pasti o in altre condizioni patologiche; un particolare aspetto della relazione del Docente universitario,è stato quello dell’uso degli antibiotici negli allevamenti di animali destinai alle nostre tavole: un animale trattato con antibiotici ha un incremento ponderale del 20% in più rispetto ad un animale non trattato e come si evince,i profitti economici sono di gran lunga maggiori ; ma questo uso industriale di antibiotici si inserisce nella catena alimentare umana e contribuisce non poco allo sviluppo delle resistenze batteriche; fortunatamente, la legislazione italiana prevede dei controlli serrati sulle produzioni animali e vieta l’uso di antibiotici negli allevamenti. Al convegno hanno partecipato numerosi i medici , a dimostrazione dell’interesse per l’argomento. Al Sindaco di Mugnano del Cardinale, dr.Nicola Bianco, il merito di aver ospitato i partecipanti ed anche l’occasione di far conoscere ed apprezzare la nostra zona, ricca di storia,tradizioni culturali e turistiche, da valorizzare anche con iniziative come questa. Il presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino, dr. Giuseppe Rosato ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa di aggiornamento,curata certosinamente dal dr. Michele Lippiello,pediatra,tesoriere dell’Ordine, nonché originario della vicina Schiava di Tufino .
L’argomento sarà ulteriormente trattato visto che la tematica è ormai di pregnanza globale e merita un azione di mutamento culturale e comportamentale da parte delle autorità sanitarie, civiche e dei cittadini.