Si è svolta nel pomeriggio di oggi venerdì 8 febbraio la perizia sulle auto coinvolte nell’incidente che provoco la morte di Antonio Dello Russo lo scorso 16 gennaio. Otto colpi esplosi dai Carabinieri e conficcati nella carrozzeria della Fiat Bravo del 39enne di Mercogliano, di cui due andati a segno, uno sul braccio e l’altro nella coscia della vittima e i periti non avrebbe trovato tracce compatibili con lo speronamento dell’auto dei carabinieri così come dichiarato dai militari (così come riporta il quotidiano online Ottopagine). Oggi l’esame alla presenza del consulente Martino Farneti, del centro balistico di Roma, nominato dal legale della famiglia della vittima, Fabio Tulimiero, del perito della Procura Alessandro Lima e medico legale Elena Picciocchi. Durante la perizia, effettuata presso il commissariato di Polizia di Lauro, dove le vetture sono sotto sequestro, sono stati valutati una serie di elementi, tra cui la compatibilità degli urti. Naturalmente sono elementi che andranno analizzati e valutati al termine della perizia, in quanto le operazioni peritali continueranno il 2 marzo.