Giorgio Terracciano, accusato di aver ammazzato, insieme a Luigi Bruno, Nicola Annunziata a Mugnano del Cardinale nell’aprile del 2015 lascia il carcere in quanto ha ottenuto gli arresti domiciliari. Il Tribunale di Napoli – XII sezione riesame – ha accettato le argomentazioni formulate dagli avvocati Dario Vannetiello e Giusida Sanseverino, nonostante fosse già stato condannato in primo grado per la gravissima accusa di omicidio.
Terracciano è stato condannato in primo grado, con la diminuente del rito abbreviato e la concessione dell’attenuante del concorso anomalo, a 12 di reclusione per l’omicidio dell’imprenditore avvenuto a Mugnano del Cardinale nell’aprile dell’anno 2015.
Movente dell’omicidio sarebbe, secondo gli inquirenti, un credito di 250.000 euro vantato da un familiare di Bruno, costui imprenditore di Sant’Anastasia, nei confronti del genero della vittima. Numerosi gli elementi indiziari a carico degli imputati Bruno e Terracciano: videoriprese del passaggio dell’auto condotta da Bruno che da Sant’Anastasia raggiunge il parcheggio dell’abitazione dove viene freddato a colpi di pistola l’Annunziata. Centinaia di intercettazioni, a tutto spiano, nei confronti degli indagati, dei loro familiari nonché nei confronti dei familiari della vittima, da cui emergono chiari ed univoci riferimenti ai killer.