Sono ben curati e selezionati gli oliveti e i vigneti , che attraversano l’Azienda agricola di Tommaso D’Apolito, fornendo ottimo olio ed eccellente vino; Azienda, incastonata nel folto verde dei boschi dell’area collinare di San Pietro a Cesarano, tra l’omonimo e monumentale complesso del Centro pastorale dedicato a Giovanni Paolo II e la rigogliosa pineta che conferisce all’intero scenario un’inconfondibile e splendida impronta di fascino paesaggistico e di bellezza naturalistica.
Un’ambientazione di rasserenante e confortevole, quale migliore non poteva essere scelta, per ospitare- in atmosfera di ariosa freschezza in questi giorni di caldo torrido e afoso- l’evento, promosso e organizzato da Stefania Russo e Stefania Siani, ed animato dalla partecipazione di amanti del bel verseggiare, coniugandolo con questo o quel genere d’arte. Sono modalità e forme d’incontro e di esperienze umane, che a cadenza periodica si susseguono in ambito regionale ed anche al di là della Campania, saldandosi con le attività del lavoro e gli impegni famigliari della quotidianità. E sono in particolare percorsi che fanno vivere la cultura della socialità.
Protagoniste e protagonisti del recital poetico a tema libero, con composizioni in lingua e in dialetto d’ascendenza partenopea, Adele Denza e Alfonso Gargano, salernitani, Rosaria Cerino, di Pomigliano d’Arco, Daniela Forcos e Marianna Lombardi, di San Paolo Bel Sito, Mena Matarazzo e Giuseppe Escalona, avellinesi,Vincenzo Galluzzi, napoletano; e sono autrici e autori che scrivono e pubblicano , per lo più, in proprio o con importanti Case editrici, vantando anche e un attento pubblico di lettori e lettrici. Per il recital in versi, erano gratificate di riconoscimenti premiali con le opere pittoriche di Ketty e Stefania Siani, le composizioni di Alfonso Gargano, Rosaria Cerino e Mena Matarazzo. Spazio anche per le canzoni all’italiana e alla napoletana, con le esibizioni di Elwy Della Pia, avellinese, Franco Manna, napoletano, e Ciro Grossi, avellano che sciorinavano il meglio del loro bel repertorio, tra applausi meritati . Di rilievo, il monologo estratto da “Filomena Marturano”, il capolavoro di Eduardo De Filippo ed interpretato con finezza da Mena Matarazzo, che si dedica sia alla poesia che al teatro con interessanti e positivi riscontri di consenso. Il momento dell’importanza della solidarietà era espresso dall’intervento di Felice Peluso, l’animatore sui territori dell’ Associazione italiana dei donatori di organi. Una serie di riflessioni, per dare rilievo alla donazione degli organi, sul piano della conoscenza e soprattutto della sensibilità umanitaria.
A suggello della manifestazione, consumatasi tra le ore del tardo e quelle della sera avanzata, era reso omaggio alla convivialità con una gradevole cena, a più portate, preparate dalle protagoniste del recital, con la direzione del Mister Chef della compagnia, al secolo Ciro Grossi.