Ieri nel Santuario di Santa Filomena è stato esposto il Santissimo dalle 10 alle 18, è stata poi celebrata la Santa Messa. Alle 19.30 si è tenuta la veglia per la pace.
Il Rettore don Giuseppe Autorino ha dichiarato:
“Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, ieri ci siamo riuniti come comunità di Mugnano del Cardinale. Per fare ascoltare anche la nostra voce per la Pace.
Alle 9:30 abbiamo messo esposto Gesù Sacramentato, eravamo quattro di noi che hanno dato inizio a questa catena di preghiera che abbiamo terminato con la veglia, un momento di preghiera comunitario dove ognuno di noi ha posto il proprio cuore davanti a Dio perché il Signore possa ascoltare la voce della tenerezza ed esaudire le nostre preghiere. Abbiamo bisogno di essere supportati da una speranza che va oltre le prospettive umane, che possa creare stabilità, certezze, benessere e soprattutto fraternità sentendoci fratelli tutti. Abbiamo voluto utilizzare un’arma anche noi molto potente, abbiamo voluto iniziare ad attaccare da terra, attendendo anche un attacco dall’alto da parte di Dio. La nostra arma è la preghiera che abbiamo esposto a Dio in questa giornata, ci siamo coinvolti abbiamo aperto il nostro cuore davanti a Gesù, abbiamo riposto tutto nelle sue mani sapendo che Lui tutto può, e come abbiamo iniziato ad attaccare noi da terra con la preghiera per coinvolgerci e fare la nostra parte, così attendiamo un attacco dall’alto da parte di Dio nostro padre perché possa convertire il cuore di coloro che con prepotenza ed arroganza hanno solo il desiderio del potere, senza guardare in faccia a nessun essere umano piccolo o grande che sia.
Noi lo sappiamo molto bene che la vita di quest’uomo che ha ordinato tanto male sta per finire, come per ognuno di noi, per cui chiediamo a Dio di poter convertire Il proprio cuore e la propria mente per fare scelte di bene per l’umanità intera: cessare il fuoco immediatamente, aprire un dialogo costante con i territori confinanti e sentirsi tutti fratelli e sorelle in quanto figli di un unico Dio.
La preghiera fatta con vera fiducia in Dio è un’arma più potente di un missile atomico, perché stravolge la vita degli uomini e converte i cuori alla pace e alla fraternità. Da oggi la nostra comunità continua ad attaccare con la preghiera perché il bene possa vincere sul male e l’amore di Dio possa albergare nei cuori di tutti gli uomini. Un giorno ci ritroveremo tutti nella casa di Dio, dovremmo rendere conto a Dio di ciò che abbiamo operato sulla faccia della terra, per coloro che hanno operato il male la condanna sarà atroce, perché il Signore ci invita a fare il bene e non il male. Avevo fame mi avete dato da mangiare, avevo sete mi avete dato da bere, ero nudo e mi avete vestito, ero forestiere mi avete accolto, ero in carcere e siete venuti a visitarmi, ogni volta che avete fatto una di queste cose al più piccolo dei miei fratelli lo avete fatto a me. Ecco che cosa ci invita a costruire Dio sulla faccia della terra la civiltà dell’Amore. No alla guerra, sì alla pace per sentirci ed essere fratelli tutti.”