di Gianni Amodeo
Sono sempre più crescenti e diffuse le criticità ambientali, in cui versa il Vallone San Michele. Una condizione, determinata dal sistematico abbandono di rifiuti indifferenziati e scorie di ogni tipologia, generando uno scempio irreversibile per l’area e la vegetazione naturale. Una discarica abusiva e incontrollata a cielo aperto, in costante dilatazione e allungamento sulla direttrice dell’asse vallivo, trasformata in una vera “bomba ecologica” ad alto indice di pericolosità per la comun salute, umana e di tutte le specie e forme viventi, per non dire del grave rischio di contaminazione del suolo e sottosuolo per le tante di lastre d’amianto \ eternit accumulate e che si vedono ad occhio nudo. A darne la testimonianza, è il racconto delle otto foto che si pubblicano in sequenza, facendo risaltare il preoccupante stato di degrado e scempio irreversibile che interessa una bella parte del territorio comunale.
E siamo nell’odierna domenica del 14 giugno, corrente mese. E’ l’aggiornamento al 2020 della situazione del Vallone San Michele, rispetto allo stato dei luoghi risalente al 2 aprile del 2017, del quale si diede conto nella nota di cronaca nello stesso giorno su queste colonne; argomento rilanciato con un altro servizio pubblicato il primo maggio del 2019. Due testi di cronaca ri-leggibili, cliccando sui titoli: (MUGNANO. Rifiuti di amianto e altro materiale nel Vallone di San Michele, lo scempio che avanza e la vivibilità negata)- (Mugnano del Cardinale \ Baiano. S.O.S. Vallone San Michele e Campimma. Discariche abusive per criticità permanenti e nessun contrasto)
Una situazione che conserva attualità, aggravata negli effetti di perdurante aggressività verso l’ambiente. Come dire che in tutti questi anni nulla è cambiato. Quando si dice il tempo si è fermato.