Accompagnate da una missiva indirizzata all’Assessore alle politiche culturali Bruno Gambardella – a firma della professoressa Orsola Tarantino, redatta a mano dalla studiosa avellinese di storia del costume e della società su un foglio di carta pergamena intestata, appositamente creato per lei dall’altrettanto illustre consorte, il compianto urbanista Domenico Fraternali, scomparso nel 2012 – sono giunte a Villa Amendola, per essere esposte in permanenza negli spazi del settecentesco edificio di Via due Principati, sede del Museo Civico, delle antiche ceramiche della Scuola d’Arti e Mestieri di Avellino, antenata dell’attuale Liceo Artistico “Paolo Anania de Luca”.
I sei manufatti (due anforette, una lucerna, due piatti e un vaso) come si legge nella missiva indirizzata all’Assessore Gambardella dalla professoressa Tarantino, sono appartenenti al padre della studiosa avellinese, Costantino, cultore d’arte e di storia locale, figlio di Guglielmo Tarantino, agli inizi del secolo scorso custode dell’allora “Scuola d’Arti e Mestieri” di Avellino.
“In qualità di Assessore alla cultura – ha commentato Bruno Gambardella – ringrazio per la preziosa donazione la professoressa Orsola Tarantino e il Curatore del Museo Civico Alberto Iandoli a cui si deve, anche in questo caso, l’aggiunta nell’esposizione museale di queste nuove e preziose gemme. Grazie alle già numerose donazioni che negli ultimi mesi si sono aggiunte al patrimonio di base del Museo e grazie alle iniziative ospitate nella Sala Conferenze, ultima in ordine di tempo la Rassegna in corso Un libro al Centro, sta diventando sempre più noto e apprezzato dalla cittadinanza e dalle scolaresche il Polo culturale di Villa Amedola. A breve – ha aggiunto l’Assessore – i cittadini potranno fruire anche dello splendido giardino, ricco di piante rare, che costituirà un altro prezioso attrattore del Museo Civico di via due Principati e che farà da cornice ad iniziative che sono al vaglio del mio assessorato”.
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