di Giuseppe Napolitano
Una bella lezione di storia della musica e della fisarmonica quella che il Maestro Fisarmonicista Luca De Prisco ha tenuto oggi per gli studenti della Scuola Media “ G. Parini” di Baiano evento nato dall’idea del Dott. Andrea Bellofatto, stimato medico baianese e da sempre appassionato cultore e suonatore di fisarmonica, e organizzato dal Circolo Culturale l’Incontro e dall’Associazione Maio di S.Stefano di Baiano in collaborazione con la Piccola Cometa.
L’evento, un’anteprima del premio “ Mai d’Argento” dedicato proprio ai lavori degli studenti : poesie, disegni, racconti ect. dedicato alla tradizionale Festa del Maio Baianese, che saranno assegnati il 1° marzo.
Gianni Amodeo ha sottolineato l’importanza della partecipazione dei giovani al recupero e alla rinascita delle antiche tradizioni popolari, fulcro di cultura e socializzazione, concetto questo sottolineato anche dal Prof. Generoso De Gennaro responsabile del plesso aggiungendo che la scuola da il benvenuto a queste interessanti e formative iniziative, anche di carattere ludico- didattiche. Andrea Bellofatto ha raccontato del suo amore per la fisarmonica strumento strimpellato fin da bambino che l’ha portato n ella gioventù ad essere uno dei “protagonisti” (ndr) dell’aggregazione giovanile della festa del maio. L’attenta platea studentesca ha partecipato a questo convegno – concerto con interesse e curiosità alimentata dalla simpatia e dalla competenza del giovanissimo Maestro Luca De Prisco che nella sua poliedrica lezione ha chiaramente spiegato la storia e le possibilità musicali dello strumento, ha parlato di musica classica, di Mozart, Bethoveen, Bach, Paganini, raccontandola con aneddoti e leggende e con dei virtuosismi eseguiti con la fisarmonica. Non poteva mancare “ la Montemaranese” la celebre tarantella Irpina conosciuta in tutto il mondo , per parlare di cultura popolare.
L’inno della Festa del Maio “ Oi Stefanì” eseguita da Luca De Prisco insieme a Andrea Bellofatto è stata intonata in coro da tutti i ragazzi con una festosa conclusione dell’evento che potrebbe far nascere anche delle passioni per lo strumento, e la partecipazione al corso di fisarmonica diretto dal Maestro De Prisco che la Piccola Cometa sta organizzando a Baiano.( informazioni 335 7804065)
Chi è la fisarmonica?
( fonti web: DOTTMUSICA di Marco Tiranti Castelfidardo e wikipedia)
La fisarmonica è uno strumento musicale aerofono a mantice; è stata per lunghi anni uno strumento folcloristico legato alla tradizione della danza popolare. Il primo brevetto di un accordion, termine oggi usato in molte lingue (pur con varianti grafiche) per indicare la fisarmonica, fu depositato il 6 maggio del 1829 a Vienna dal costruttore di organi e pianoforti Cyrill Demian e dai suoi figli Carl e Guido. Lo strumento di Demian aveva dieci bottoni per eseguire le linee melodiche e due bottoni per i bassi. Le evoluzioni tecniche e costruttive dello strumento hanno sempre più perfezionato il suo timbro e la sua intonazione, favorendo la presenza dello strumento anche in ambiti musicali più colti. La fisarmonica ha due bottoniere: una corrispondente alla mano sinistra, l’accompagnamento che fa suonare i bassi e gli accordi maggiori, minori, di settima (senza la quinta) e di quinta diminuita, l’altra corrispondente alla mano destra serve al canto ed è definita “bottoniera cantabile”.
Esistono anche fisarmoniche dove la mano destra suona su una tastiera simile a quella del pianoforte. Queste tastiere raggiunsero il boom negli anni 20 quando sulle navi da crociera il pianista dovette adattarsi a suonare anche questo strumento, indispensabile per certi brani. Venne denominata “fisarmonica a piano” mentre la vera fisarmonica è “a bottoni” detta anche “cromatica”. Esistono una variante della fisarmonica a bottoni: la fisarmonica “diatonica”, identica nell’aspetto a quella cromatica, ma che differisce per il funzionamento; nella cromatica un bottone produce la stessa nota indipendentemente dal verso del mantice (in gergo, il verso indica il movimento che si esegue, ossia apertura o chiusura), mentre nella diatonica lo stesso bottone produce due note diverse a seconda del verso del mantice.
Il cuore della fisarmonica è il mantice, che viene azionato dall’esecutore per immettere l’aria necessaria a far vibrare le ance. Le ance sono piccole lame d’ acciaio intonate, controllate da valvole collegate ai tasti, che vibrando producono il suono; esse sono montate su appositi supporti di legno detti somieri, e in base al loro timbro vengono divise in registri. Negli ultimi anni, da alcuni produttori, vengono montate lamelle su dei somieri d’acciaio, i quali, a differenza del legno, rendono il suono dello strumento più metallico. Normalmente una media fisarmonica italiana ha 3 registri reali alla mano destra (ottava bassa, ottava centrale, ottava centrale battente, cioè leggermente “stonata”) e 5 alla sinistra, per cui viene detta “in terza e quinta”. Esistono strumenti da concerto dalle performance maggiori, che presentano fino a 5 registri reali alla destra e 7 alla sinistra. Specifichiamo che si parla di registri reali intesi come file di ancie con lo stesso timbro, e non di combinazioni di registri. Per semplicità vengono chiamate registri anche le combinazioni, cioè quelle leve presenti sulla cassa armonica che cambiano istantaneamente più registri nello stesso tempo.
Alcuni nomi di combinazioni che si possono trovare sono: “Master” (tutti i registri inseriti); “Bassoon” (solo ottava bassa); “Clarinet” (solo ottava reale); “Flute” (solo ottava reale ma con un timbro diverso); “Piccolo” (solo ottava alta); “Bandoneon” (ottava bassa + centrale); “Violin”, “Musette”, “Voce celeste” (ottava centrale più uno o due registri battenti); “Accordion” (ottava bassa + reale + reale battente); “Organ” (ottava bassa + reale + alta). Le fisarmoniche si dividono in “Standard” e “Bassi sciolti” in base al funzionamento della bottoniera della mano sinistra: nelle prime, come già detto sopra, la mano sinistra esegue l’accompagnamento (bassi e accordi), mentre nelle “bassi sciolti” è presente un convertitore che mediante un sofisticato sistema di leve rende la bottoniera sinistra uguale alla bottoniera destra della fisa cromatica, in modo da poter eseguire brani complessi a due mani come su un’organo o un pianoforte. Questo tipo di strumento è usato per lo più dai concertisti di musica classica e viene studiato nei pochi conservatori dove è stata istituita la cattedra di insegnamento della fisarmonica, inserito nei programmi ministeriali italiani solo nel 1993. Con la tecnologia sono stati costruiti sistemi elettronici MIDI da applicare alle fisarmoniche, che le rendono in grado di “dialogare” con altri sistemi MIDI compatibili, ad esempio tastiere elettroniche,expander, generatori di suoni, computer.