Poggioreale. Di notte, tra il 4 ed il 5 gennaio, uno spaventoso boato ha allarmato i cittadini, nel caos della notte si sono resi poi conto che quello spaventoso rumore era causato da un crollo. È successo già altre volte, che la città si sia svegliata nel cuore della notte per il crollo di un palazzo, avvenuto magari per una fuga di gas.
Stavolta il crollo è avvenuto in un luogo inaspettato: il cimitero di Poggioreale, il più grande di Napoli, quello che ospita i defunti di più di mezza città.
Solo in lontananza si intravede l’apertura causata dal crollo: proprio come un palazzo aperto in due.
I defunti dispersi sotto le macerie pare siano almeno un paio di centinaia.
Lo shock dei parenti , che si trovano in una situazione di sconforto e disperati rivendicano il loro diritto far visita a chi purtroppo non c’è più, è ancor più traumatico considerando che, le immagini che hanno fatto il giro ti telegiornali, giornali e siti web, ritraevano tra le macerie, corpi avvolti da lenzuola bianche.
Tra pietre e calcinacci, lenzuola ancora bianche che avvolgono corpi di persone care: perché si, nonostante ci sia un’ordinanza che lo vieta, pare che a Napoli esista ancora l’usanza di seppellire i defunti avvolti nel lenzuolo bianco, proprio come si faceva una volta.
Il crollo pare sia stato anche una conseguenza dei lavori che stanno interessando quella zona per il passaggio della metropolitana.
La pioggia di questi giorni non ha aiutato, i parenti riuniti, hanno manifestato affinché si intervenga e affinché i defunti tornino ad avere la pace ed un luogo dove poter lasciare un fiore.
Carla Carro