NAPOLI – Da sindaco sospeso a sindaco reintegrato. Che fosse questione di ore lo sapevano tutti a palazzo San Giacomo, così, quando pochi minuti passato mezzogiorno, mentre in sala giunta si svolgeva la conferenza stampa dell’assessore Mario Calabrese sulla riqualificazione di Napoli Est, dall’ufficio di Luigi de Magistris si sono elevati grida e applausi, tutto è stato chiaro: la sentenza del Tar, attesa da una settimana, aveva stabilito il rientro nelle funzioni di sindaco. La prima sezione del Tribunale amministrativo regionale, presieduta da Cesare Mastrocola, era stata sollecitata ad esprimersi sul ricorso presentato dai legali del primo cittadino contro il provvedimento del prefetto di Napoli che lo scorso primo ottobre aveva sancito la sospensione dalla carica in seguito alla condanna in primo grado per abuso di ufficio così come previsto dalla legge Severino. I magistrati dunque hanno deciso di inviare gli atti alla Consulta per non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale degli articoli 10 e 11 del decreto legislativo 235 e hanno sospeso l’efficacia del provvedimento fino alla Camera di Consiglio successiva alla decisione della Consulta.
Assessori, consiglieri comunali, e tutti gli stretti collaboratori si sono precipitati nella stanza del sindaco e in men che non si dica lo stesso corridoio che porta ai suoi uffici si sono ritrovati affollati di cameraman fotografi e giornalisti pronti a registrare le prime espressioni e parole del sindaco reintegrato. Arriva anche colui che lo ha sostituito in questo ultimo mese, il fidato Tommaso Sodano. Ed è con lui accanto che Luigi de Magistris rientra in sala giunta e si siede nuovamente sulla sua poltrona.