Si stringono i tempi per la presentazione delle documentazioni e degli atti necessari per la formalizzazione legale delle liste delle candidature sia per le Regionali che per le Comunali, con il termine di scadenza fissato per giovedì, 20 agosto. E sono, quelli che corrono, giorni di decisioni complicate, nella ricerca dei necessari equilibri e delle giuste combinazioni,per il rispetto delle norme sulla parità di genere che amplia sempre più il suo raggio d’espansione e di espressione. Un quadro, in cui per alcuni schieramenti impegnati nelle Regionali le scelte risultano ardue e scivolose più del previsto, dovendo anche puntare sulla territorialitàe le correlate rappresentanze.
E’, in particolare, il caso della coalizione che ruota intorno al Partito democratico; una coalizione decisamente larga, con 17 liste predisposte e allestite finora, in gran parte di orientamento civico con riferimenti a gruppi e movimenti di recente formazione. Una coalizione di centro-sinistra, che sostiene la conferma di Vincenzo De Luca, alla presidenza della Regione–Campania, ma che potrebbe pagare un pesante pedaggio sul piano della dispersione e della polverizzazione del consenso, penalizzando se stessa. Una condizione oggettiva che pone in primo piano le ragioni della limatura delle liste, ma soprattutto del loro accorpamento per affinità di orientamento e obiettivi di interessi sociali che si mira a rappresentare.
In questa prospettiva, si colloca la convocazione– nell’odierno pomeriggio, con inizio alle ore 16,00– per via telematica della Direzione regionale del Pd della Campania, per definire gli assetti interni ai dem nelle aree provinciali e nella città metropolitana di Napoli; assetti, che, come si sa, ruotano intorno alle posizioni politiche ed elettoralistiche dei maggiori rappresentantidei dem in ambito parlamentare nazionale e regionale. E sono vari i nodi da sciogliere in casa–dem, per una scrematura che potrebbe determinare anche importanti esclusioni di candidature date finora per certe e scontate e che potrebbero essere immesse nelle altre liste della coalizione, già alla prese con le esigenze degli accorpamenti già ardui da realizzare per se stessi. Una quadratura da trovare complessa e complicata; e che in un modo o nell’altro sarà trovata, con le scelte e il sigillo di De Luca, candidato per la conferma di presidente.
E’ una settimana decisiva, quella che appena aperta, per eleggere il Consiglio regionale, che sarà composto da 27 rappresentanti della Città metropolitana di Napoli, 9 della provincia di Salerno, 8 della provincia di Caserta, 4 della provincia di Avellino e 2 della provincia di Benevento.