È morto Fulvio Filace, il laureando venticinquenne rimasto gravemente ferito nello scoppio dell’auto-prototipo avvenuto venerdì scorso sulla Tangenziale di Napoli. Lo riferiscono fonti dell’ospedale Cardarelli dove il tirocinante era
ricoverato in gravissime condizioni per le ferite riportate dalle fiamme scaturite dallo scoppio. Lunedì scorso era morta anche la ricercatrice del Cnr, Maria
Vittoria Prati, di 66 anni che si trovava alla guida della vettura. L’auto era parte di un progetto del CNR e viaggiava il giorno 23 giugno lunga la Tangenziale di Napoli. Alle tredici circa è l’auto esplode per cause ancora da accertare. Entrambi i passeggeri gravemente ustionati. La ricercatrice muore dopo tre giorni per le ferite gravi, lo studente in un primo momento sembrava non aver subito gravi lesioni agli organi interni. Era stato sottoposto ad un secondo intervento chirurgico ieri ed era in attesa di altre operazioni di trapianto cutaneo. Stabile la situazione ma durante la notte sono sopraggiunti problemi respiratori e poi il decesso.
Bisognerà attende le disposizioni della Magistratura per sapere la data dei funerali. Nel frattempo la Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per omicidio, lesioni e incendio colposi e con tutta probabilità le ipotesi di reato verranno modificate a seguito del decesso anche del giovane.
Gli inquirenti indagano sulla gestione dei fondi europei che erano stati utilizzati per il progetto di conversione dell’automobile e sul tipo di contratti utilizzati dai tirocinanti: Fulvio Filace aveva infatti conseguito la laurea triennale nel 2021 e stava effettuando un tirocinio curriculare per i crediti della laurea magistrale presso il CNR.
Nunziata Napolitano