Poco più di mille i profughi che sono sbarcati a Napoli ieri, in mattinata, da una nave militare. Tra loro anche bambini e anziani. I migranti, scrive Giuseppe del Bello su La Repubblica di Napoli, che in un primo momento avrebbero dovuto sbarcare a Salerno, provengono da pesi diversi ed hanno già affrontato difficili viaggi fino alle coste siciliane. I profughi saranno smistati in vari centri di accoglienza dopo le normali procedure di identificazione. Nell’operazione, da codice rosso per La Regione e l’Arpa, è stato coinvolto l’Ospedale Cotugno, specializzato in malattie infettive. A predisporre tutte le misure utili ad affrontare qualunque tipo di evenienza (come migranti malati di gastroenterite o scabbia) sono il direttore sanitario Nicola Silvestri, insieme al primario del Dipartimento emergenza infettivologica Francesco Faella. Come si legge ancora sul quotidiano, i medici possono già assicurare con certezza che non c’è nessun pericolo per malattie gravi come l’ebola. La Marina Militare, infatti, non avrebbe mai consentito lo sbarco in caso di un simile pericolo.