“Tu si’ na cosa grande’ è la nuova installazione che è stata inaugurata il 9 ottobre a piazza Municipio, opera dello scultore e designer Gaetano Pesce, scomparso 6 mesi fa a New York. L’installazione, a cura di Silvana Annichiarico, si compone di due opere in dialogo tra loro: una rivisitazione dell’abito di Pulcinella, di 12 metri di altezza, e due cuori rossi trafitti da una freccia, e rientra nel programma “Napoli Contemporanea” curato da Vincenzo Trione. Il critico Trione, come già fatto con la Venere degli Stracci di Pistoletto, attraverso una serie di iniziative pensate appositamente per gli spazi pubblici e i siti museali, si propone di rafforzare la vocazione al contemporaneo della città e valorizzare lo spazio pubblico attraverso l’arte.
La nuova installazione ancora prima di essere completata ha suscitato molte polemiche per la forma fallica del Pulcinella. Purtroppo l’autore, venuto a mancare nell’aprile scorso, famoso in tutto il mondo e che ha esposto le sue opere nei più importanti musei nazionali e internazionali, non potrà rispondere ai tanti sfottò che ha suscitato la sua opera. Sappiamo però che se da un lato l’opera rappresenta il cuore dell’autore e il suo personale omaggio alla città, dall’altro è frutto di uno studio che l’artista ha fatto sulla maschera napoletana da cui, si dice, ne era quasi ossessionato. Infatti, si è dedicato per lungo tempo all’opera ed è di fatto uno dei suoi ultimi lavori.
L’opera seppur criticata è stata molto attenzionata dalla tv e dai giornali di tutto il mondo: è così che si parla di Napoli e della sua vocazione all’arte contemporanea. E se l’arte contemporanea è un’arte evocativa, l’opera di Pesce ne è l’espressione e l’attenzione quasi ossessiva a caccia dell’ultimo selfie porta i visitatori in una piazza bellissima ma tante volte desolata.
Nunziata Napolitano