Nella maestosa cornice architettonica della Basilica romanica di Santa Chiara di Napoli, l’Arma dei Carabinieri ha celebrato oggi la sua Patrona, la Beata Vergine Maria “Virgo Fidelis” e ricordato l’eroico sacrificio di un intero battaglione di militari, a 79 anni dalla sanguinosa “battaglia di Culquaber”.
Il 21 Novembre è per l’Arma una data carica di valore: nel 1949 il Pontefice Pio XII decise di proclamare la Beata Vergine Maria “Virgo Fidelis” Patrona dell’Arma, fissandone la data della ricorrenza proprio il 21 novembre.
Nello stesso anno, il 7 aprile, la Bandiera dell’Arma fu insignita della seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare per il sacrificio ed il valore dimostrati dai Carabinieri durante la battaglia combattuta in Abissinia, in difesa dell’impervio caposaldo di Culquaber.
Alla Santa Messa – officiata oggi dal Vescovo di Napoli Cardinale Crescenzio Sepe e concelebrata da Padre Giovanni Paolo Bianco della citata Basilica – è intervenuto il Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”, Generale di Corpo d’Armata Adolfo Fischione, che ha riconosciuto valore fondante al ruolo etico, morale e in qualche modo “laicamente sacro” delle gesta dei Carabinieri. Senso del dovere, spirito di abnegazione, sacrificio: espressioni che guidano la missione quotidiana di ogni Carabiniere. Affidata con fiducia alla Virgo Fidelis una preghiera ai caduti dell’Arma e ai militari recentemente deceduti a causa del coronavirus. Preghiera che ha abbracciato simbolicamente anche i loro cari e le loro famiglie.