Dalla Nasa arrivano buone notizie per il nostro Pianeta: il buco dell’ozono si sta riducendo. Gli scienziati della Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche affermano che entro i prossimi 30 anni il buco dell’ozono ridurrà stabilmente le proprie dimensioni, fino a chiudersi alla fine di questo secolo. Le sue dimensioni attualmente sono quanto il doppio degli Stati Uniti d’America, più di 12 milioni di chilometri quadrati.
Il buco dell’ozono, situato sopra l’Antartide, varia le sue dimensioni a seconda della temperatura. In anni caratterizzati da temperature più rigide, a causa della maggior formazione di nubi ghiacciate nell’alta atmosfera, il buco dell’ozono tende ad aumentare, proprio perché le sostanze reagiscono con le nubi ghiacciate che innescano la degradazione dell’ozono; in anni più caldi, invece, il buco dell’ozono tende a restringersi.
Dagli anni ’80, quando fu notato un progressivo assottigliamento dello strato di ozono nell’atmosfera sopra l’Antartide, molti Paesi del Mondo hanno attuato politiche ambientali volte alla riduzione degli inquinanti. Le sostanze in atmosfera tendono a confluire sopra l’Antartide dove, a causa del vortice polare Antartico, un anello di forti venti che circondano il Polo Sud, tendono a rimanere imprigionate. Le emissioni di composti ODS (Ozone Depleting Substances, sostanze che distruggono l’ozono) dalla fine degli anni ‘90 sono andate via via diminuendo, ma è solo grazie allo studio di scienziati della Nasa che si è potuto osservare questo trend negativo. Il satellite Aura ha permesso di studiare il cambiamento delle dimensioni del buco dell’ozono anno per anno, e ha dato l’opportunità di prevedere che entro il 2040 il buco dell’ozono sarà sicuramente inferiore ai 12 milioni di chilometri quadrati.