Il governatore De Luca ha anticipato che, a breve, anche in Campania ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina. E allora, forse è giunto il momento di imparare a distinguere le caratteristiche dei vari modelli, per esempio classificandole come altruistiche, equilibrate e egoistiche.
Le altruistiche sono le mascherine chirurgiche (quelle verdi o anche bianche che somigliano a un fazzoletto pieghettato). Hanno soprattutto la funzione di non infettare gli altri, ma è chiaro che difendono, in misura minore, anche chi le indossa.
Poi ci sono quelle equilibrate. Sono quelle, senza valvola, a forma di coppa o di fazzoletto, ma più filtranti di una mascherina chirurgica. Si riconoscono perché, soffiandoci attraverso, non si riesce a spegnere la fiamma di un accendino. Inoltre, sono idrorepellenti, come quelle chirurgiche (se ci versiamo sopra dell’acqua vediamo che non vengono attraversate). Sono ffp2.
Infine, ci sono quelle a valvola, ovvero quelle egoistiche, che corrispondono alle ffp3. Sono, contemporaneamente, le migliori per chi le indossa e le peggiori per limitare la pandemia. Infatti filtrano solo quando si inspira mentre quando si espira si apre la valvola e il respiro fuoriesce senza alcuna schermatura. Il pericolo risiede nel fatto che se, per esempio, fosse utilizzata da una persona infetta in un supermercato, si correrebbe il rischio di infettare tutta la merce.
La soluzione migliore sarebbe quella di indossare una mascherina chirurgica sopra quella a valvola. In alternativa, indossare una buona ffp2.
Miriam Petraglia