Abbiamo letto un’agenzia di stampa Turca che riportava importanti sviluppi in merito al mercato delle nocciole Turche e così abbiamo subito contattato Pasquale Ercolino per approfondire la notizia.
Allora ci può spiegare cosa è successo ieri in Turchia? La pressione di 4 milioni di contadini Turchi verso il loro governo, ha costretto quest’ultimo ad affermare che il governo ritirerà una parte delle nocciole di quest’annata per sostenere un aumento del prezzo.
Da dove parte questa richiesta? Parte dal fatto che il prezzo delle nocciole Turche è sceso dalle 15 lire turche (corrispondente a 9 euro al p.r.) di inizio stagione fino al prezzo di 9,75 lire turche (prezzo di giovedì 17 novembre). Ricordiamo che i terreni Turchi non hanno le rese dei nostri terreni e che la raccolta è tutta fatta in modo manuale; se aggiungiamo il rapido aumento dei costi della manodopera degli ultimi anni, capiamo il perché, in Turchia, al di sotto delle 11-12 lire turche, la coltivazione delle nocciole non ripaga i costi di produzione. Se non sbaglio lei parlava di un intervento governativo simile, già nella stagione scorsa E’ vero e per questo ho evitato di scrivere pubblicamente questa notizia 2 settimane fa quando già circolavano voci a riguardo. Anch’io oramai ero scettico sul fatto che il governo intervenisse contro la logica del libero mercato. Pensavo che fossero le solite dichiarazioni propagandistiche.
Perché quindi adesso il governo Turco ha deciso di fare sul serio? Poiché quest’anno le nocciole, con i prezzi e la produzione attuale, genererebbero un giro di affari di 1,3 miliardi di dollari contro i 3 miliardi della scorsa stagione. Si capisce quindi il danno che sta subendo l’economia Turca per una coltivazione in cui è leader mondiale producendo il 70% dell’intera produzione mondiale.
C’è anche qualche altro motivo alla base di questa decisione? Beh, anche se non è mai menzionata, più volte viene fatto riferimento ad una multinazionale italiana che, da monopolista, è in grado di influenzare l’evoluzione dei prezzi. Anche se il governo Turco, nel difficile compito di accontentare le imprese straniere e gli agricoltori Turchi, si è spesso mosso con abile destrezza, questa volta gli è proprio impossibile spiegare come mai in un’annata di scarso prodotto, i prezzi sono addirittura più bassi di quelli della scorsa stagione.
Che cosa accadrà quindi di qui a breve? Immaginando questa domanda, nella giornata di ieri ho contattato qualche broker Turco per capire la situazione reale. Ebbene, se fino a giovedì le nocciole Turche venivano importate in Italia a circa 6,5 euro al p.r., nella giornata di venerdì si parlava già di 7,2 euro al p.r. con nessun produttore Turco disposto a vendere il prodotto. Oramai in Turchia vogliono capire come si evolverà la situazione per cui il mercato si è letteralmente bloccato. E i grossi Acquirenti Industriali? Mi aspetto che vivano con terrore questa situazione in quanto i grossi gruppi di acquisto che facevano scorte cortissime (in virtù di un’aspettativa ribassista dei prezzi) al momento si trovano con magazzini vuoti e con nessuno più disposto a vendergli il prodotto nella fase più calda della stagione quando il natale è oramai alle porte. Mi aspetto che le Giffoni, già domani mattina, al mercato di Nola, tornino a prezzi di circa 8 euro al p.r. SONO BASTATE 24 ORE ED UNA DICHIARAZIONE DEL GOVERNO DI ERDOGAN PER CAPOVOLGERE IL FILM DELL’ULTIMO MESE.
Ringraziamo Pasquale Ercolino per questa breve ma interessante intervista e diamo appuntamento ai nostri lettori appena ci saranno nuovi sviluppi a riguardo.