La raccolta di nocciole in Campania sta dando soddisfazioni ai produttori, sia in termini di volumi che di rese. Lo conferma a Italiafruit News Sabato Castaldo, direttore tecnico cooperativa Op Il Guscio di Visciano (Napoli), i cui soci operano in Bassa Irpinia, nell’area del Lauro-Baianese e nell’Alto Nolano.
“Le stime di produzione per il 2016 prevedono un raccolto iniziato in anticipo e quantitativi molto simili alla scorsa stagione, una buona annata, con qualche differenza tra le diverse zone. In particolare in pianura, dove ad una diminuita produzione si assiste anche ad una bassa resa”, spiega Castaldo, sottolineando che la produzione nelle zone collinari è invece migliore. Parlando dei prezzi, il direttore della cooperativa riferisce come “nell’ultima settimana, anche da noi si è assistito a un aumento considerevole, indirizzato, speriamo, sempre a crescere. Si prevede una buona resa per il nostro prodotto, grazie alle buone condizioni climatiche: infatti quest’anno si adoperano poco gli essiccatoi e i vari monitoraggi e trattamenti effettuati durante le fasi fenologiche hanno favorito un abbassamento sia dei problemi relativi alla cascola, sia delle percentuali di marcio e cimiciato.
Tornando ai prezzi, Castaldo fa riferimento al mercato di Nola. “A fine agosto i valori si sono attestati a 7.3 euro a punto resa, con un aumento apprezzabile rispetto alle settimane precedenti. Anche le noci con 70-80 centesimi con tutto il mallo, ottengono un buon prezzo di partenza. La vendita di noci fresche, da un po’ di tempo, sta rappresentando un valido mercato per gli agricoltori perché, in questo caso, è quasi inesistente la concorrenza dalle varietà americane e francesi, forti sul secco”.
La Cooperativa agricola Il Guscio, riconosciuta come Op dalla Regione Campania, è operativa dal 2014 con una superficie di circa 300 ettari situati in collina per il 90%, e con una compagine sociale composta da una sessantina di giovani agricoltori. “La nostra cooperativa – aggiunge il direttore – esprime una capacità produttiva di circa 5000 quintali di nocciole e 500 quintali di noci. La maggior parte del prodotto si riversa nel settore della trasformazione”.
Quest’anno i noccioleti dei soci de Il Guscio hanno subito i danni dalla fauna selvatica. “Negli ultimi anni si assiste ad un aumento di questo fenomeno, in particolare da parte di ghiri e cinghiali, nelle zone limitrofe a boschi o terreni incolti, tali animali sono notoriamente ghiotti di nocciole e pertanto recano sensibili danni ai raccolti. Una situazione non allarmante – conclude Castaldo – ma pur sempre critica”. (fonte Italiafruit News )