Ieri sera presso l’Ex Convento Santo Spirito “Carceri” di Nola in Via Merliano si è svolta un’interessante iniziativa organizzata dai circoli GD dell’area nolano-mariglianese. L’incontro ha avuto una buona partecipazione di pubblico ed ha riscosso unanimi consensi positivi, soprattutto perché gli interventi dei vari relatori non si sono limitati ad una mera denuncia ma hanno fatto emergere soluzioni e proposte fattive ai gravi problemi ambientali che attanagliano il nostro territorio. Nel corso della manifestazione è stato più volte ribadito che “non il futuro ma il presente è dei giovani” e che “ai giovani tocca lavorare e lottare per cambiare in meglio il proprio destino”. La consapevolezza dei tempi che viviamo deve essere soprattutto delle nuove generazioni, pertanto è lodevole l’impegno mostrato dagli organizzatori che può essere preso d’esempio per tutti i giovani del nostro territorio. Apprezzabile l’organizzazione complessiva dell’evento, curata da ragazzi dell’area nolana, che hanno dato prova di essere maturi e poter camminare sicuri sulle proprie gambe anche in proiezione futura. I contenuti degli interventi dei vari relatori sono stati centrati sul tema ambientale e sulle ripercussioni dell’inquinamento in tutte le sue forme specie nelle periferie. Relativamente al “Degrado della periferia”, punto d’attenzione del convegno, è stata interessante la mostra fotografica intitolata “mostra dei mostri”. Principali relatori sono stati il presidente di Legambiente Campania, esponenti dei GD e delle amministrazioni dei Comuni di San Vitaliano e Marigliano, il Responsabile Diocesano e un referente di Slow Food Agro Nolano, moderatrice la Segretaria dei GD di Saviano, Miriam Dafne Iovino. Nel corso degli interventi si è dato spazio anche alle domande del pubblico, associazioni incluse. L’idea di fondo che ha motivato i GD all’organizzazione del dibattito è stata quella di voler innestare nei cittadini la speranza di un miglioramento delle condizioni ambientali del nostro territorio, incoraggiando in modo propositivo ogni stimolo reattivo in tutta la popolazione e prima ancora nei giovani. Perché ogni movimento di reazione non può che partire dal basso, dai giovani. Gli organizzatori si sono dunque proposti come parte propositiva che dà risposte, che lotta per averle e non si accontenta di sopravvivere, ma vuole vivere nel modo migliore possibile nel posto dove gli é toccato in sorte di farlo. Nel corso dell’incontro è emersa la drammatica situazione ambientale in cui versa l’agro nolano, che pesa e grava sulle vite di tutti, mettendo seriamente a rischio la nostra salute. Importante considerare che un tema così complesso è stato proposto ed affrontato da giovani, che hanno dimostrato di non essere né “piccoli”, né inesperti, davanti a queste importanti tematiche. In qualche modo i GD con questa manifestazione hanno voluto voltare pagina all’indomani del referendum, prendendo una qualche distanza da altre frange del partito, non nascondendo una certa delusione per l’esito della recente campagna referendaria.
Pierluigi Perretta