Il 30 aprile ha avuto luogo il convegno dal tema “La rivincita contro la mafia: il riutilizzo sociale dei beni confiscati”. Il progetto del Rotaract Nola- Pomigliano d’Arco ha come obiettivo quello di favorire il riutilizzo sociale dell’enorme patrimonio sottratto alla criminalità organizzata. Numerosi sono stati gli esperti in materia intervenuti, che hanno analizzato i vari aspetti della tematica. Luogo prescelto dagli organizzatori: la citta di Casalnuovo, sempre più attiva su questo fronte, precisamente l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro”. In ordine sono intervenuti: Michelangelo Riemma Preside dell’Istituto ospitante, il Sindaco di Casalnuovo di Napoli, il Presidente del Consiglio comunale, il Prof. Urraro, Presidente dell’Ordine degli avvocati di Nola, Antonio D’Amore, referente provinciale dell’Associazione Libera. per il Consorzio Sole la Dott.ssa Lucia Rea e il Dott. Maurizio Conte. Moderatrice, la giornalista Lucia Allocca. Durante il convegno si è sottolineato come l’azione costruttiva delle istituzioni punta alla riutilizzazione dei beni con finalità sociali. Tale strumento contiene pertanto anche un elevato valore simbolico di “restituzione alla collettività”. Il raggiungimento di tali obiettivi è strettamente legato al numero di beni confiscati ed introdotti nel circolo virtuoso dell’uso sociale, ma anche alla rilevanza che tale uso ricopre nel contesto nel quale gli stessi beni sono confiscati. Toccante, la testimonianza di coloro che nel concreto, hanno dato una svolta ad un ambiente gestito da un potere illegale e che, con impegno e dedizione, hanno reso possibile il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia. Nella stessa giornata è stata poi allestita una mostra alla quale hanno preso parte le attività commerciali nate in Campania in un bene confiscato. Tale iniziativa svolge un’importante azione non solo nella lotta alle mafie, ma anche e soprattutto nel mantenere vivo un percorso di sensibilizzazione e conoscenza sul tema. Un bene tolto alla mafia può diventare la sede di un’associazione culturale e promuovere la formazione dei ragazzi nei quartieri difficili, creando un’alternativa reale alla delinquenza e togliendoli dalla strada.
Rachele M. D’Antonio