Nola. A Contieri e Renzulli la tutela del Comune sul ricorso anti-dissesto finanziario

Nola. A  Contieri e Renzulli la tutela del Comune sul ricorso anti dissesto finanziario

di Gianni Amodeo

            Conferito al professore avvocato Alfredo Contieri, docente di Diritto amministrativo nell’Università degli Studi Federico II, l’incarico per la tutela degli interessi del Comune di Nola nel procedimento di contenzioso, attivato dal ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale della Campania, per chiedere l’annullamento della dichiarazione di dissesto finanziario dell’Ente di piazza Duomo, con il deliberato approvato dalla maggioranza consiliare lo scorso agosto, a due mesi dall’insediamento della neo-compagine di governo cittadino eletta con il voto di ballottaggio dell’11 giugno scorso. E con l’incarico conferito, sulla base della determina firmata dalla dirigente del competente settore, l’avvocata Enza Fontana, il professore Contieri, coopererà – “ considerata la complessità e peculiarità della materia“ del contendere, come si legge nella stessa determina- con l’avvocato Maurizio Renzulli, dell’Avvocatura municipale, al quale è stato dato il mandato di rappresentanza e difesa dell’Ente nel procedimento.

            Sulla vicenda della richiesta di annullamento, la magistratura amministrativa di piazza Municipio, a Napoli, è chiamata, tuttavia, a pronunciarsi in via preliminare sulla richiesta della sospensione d’efficacia degli effetti delle delibere non solo di Consiglio e di Giunta, ma anche di tutti gli atti preordinati alla procedura seguita per approdare alla dichiarazione di default del Comune di Nola. In specifico, nel prospetto del ricorso al Tar – presentato da 14, tra otto consiglieri di minoranza in carica e sei ex-amministratori ed ex-dirigenti di settore dell’Ente di piazza Duomo, oltre che l’ex “Primo cittadino”, l’avvocato Geremia Biancardi– figurano le delibere del Consiglio comunale n.o 9\10 del 26 agosto, con cui la maggioranza ha votato a favore del dissesto finanziario, e quella n.o 3 del 30 luglio, con cui la Giunta ha approvato la propostadissesto, da sottoporre al vaglio del Consiglio comunale; e dello stesso prospetto di ricorso fanno parte integrante da vagliare “tutti gli atti preordinati, connessi e \ o conseguenti,ivi comprese la relazione dei revisori dei conti del 31 luglio 2019, e quella dell’Ufficio finanziario del Comune di Nola, prot.25903 del 27 luglio 2019, ove e per quanto lesive dei diritti e degli interessi dei ricorrenti ”. Un dossier corposo e variegato da sottoporre a ricognizione.

           E va da sé che se Giunta e Consiglio nel deliberare provvedimenti e decisioni esercitano un’azione politico-amministrativa ch’è propria della loro funzione di organi di governo dell’Ente con mandato fiduciario conferito dai cittadini, gli atti preordinati degli uffici e dello stesso Collegio dei revisori dei conti ne formano il sostrato strettamente tecnico, ma senza diretta valenza di responsabilità politica ed amministrativa sui deliberati, per i quali, invece, si pronunciano, a favore o a sfavore con regolare votazione, il Consiglio comunale e la Giunta secondo i ruoli e le competenze che esercitano per legge.

E’ una partita che si prospetta con complicate sfaccettature, quella del contenzioso aperto, se si considera, per citarne una, la portata del piano di riequilibrio messo a punto ed approvato dal commissario straordinario, il prefetto Anna Manganelli, con cui si prefigurava il risanamento dell’ Ente di piazza Duomo nell’arco di venti anni, con quote di “ammortamento” di un milione e 660 mila euro da iscrivere a bilancio nel capitolo delle spese correnti annue fino a completare il risanamento previsto dal piano ventennale. Una scelta, quella del piano di riequilibrio correlata al predissesto diventata, tuttavia, inadeguata e impraticabile nel volgere di qualche mese, tanto da rendere opportuna, specie per il capitolo dei contenziosi, l’approvazione della proposta di default – formulata dalla Giunta– con lo specifico deliberato consiliare, in aderenza agli atti preordinati del competente ufficio e del Collegio dei revisori. Ed è interessante rilevare che per il “via libera” al dissesto finanziario si sono pronunciati anche consiglieri che fanno parte dell’attuale maggioranza per la componente di “Uniti per Nola” e che, a loro volta, hanno fatto parte della coalizione maggioritaria di centro-destra 2009\2014, con il primo mandato della GiuntaBiancardi, della stessa coalizione per il secondo mandato consecutivo- con la stessa Giunta– esauritosi nel maggio del 2018 per la crisi irreversibile della stessa maggioranza e la mancata approvazione del bilancio. Come dire, un mandato pieno ed un mandato … dimezzato esercitati in condivisione per circa un decennio, nel cui arco si collocano le criticità di bilancio dell’Ente di piazza Duomo da risanare e superare. E sul punto non c’è alcun dubbio. Le dissonanze sono semmai sulle modalità …..

Allo stato, si attende lo sviluppo del primo atto del procedimento,con la fissazione dell’udienza, in cui i magistrati del Tar si pronunceranno sulla domanda di “sospensiva” avanzata dai ricorrenti, rappresentati e difesi dagli avvocati Andrea Abbamonte e Olimpia Napolitano. E non si dovrebbe andare oltre la prima settimana di dicembre; se la “ sospensiva” sarà accolta, si aprirà la corsia per la trattazione del contendere nel merito, vagliando e facendo decantare tutte le situazioni al centro della vicenda, in punto di diritto e di fatto.

In caso di rigetto, invece, la partita sarà chiusa, confermando e avvalorando la legittimità delle scelte poste in atto dal civico consesso per il default.

            In questo quadro si collocano i decreti di nomina firmati dal presidente della Repubblica, Mattarella, dei componenti dell’ Organismo straordinario di liquidazione che gestirà le procedure del dissesto, accertando lo stato delle attività e definendo la massa delle passività dell’ Ente di piazza Duomo. E’ formato dal vice-prefetto Sergio Di Martino, dalla dott.ssa Virginia Falanga e dal dottor Pasquale Trocchia, dirigenti della Pubblica amministrazione. L’ Osl formalizzerà il piano d’estinzione dei debiti, che sarà sottoposto al vaglio dell’amministrazione comunale e della competente commissione ministeriale.