Vita bruciata, è il titolo della composizione in suggestivo rilievo nelle sequenze arboree in cartapesta, in esposizione fino all’Epifania nell’area del Centro di documentazione visiva della Festa dei Gigli, a palazzo Santo Spirito, che s’affaccia su via Merliano la strada dell’artigianato artistico della città, in uno dei più caratteristici tratti del percorso storico dedicato al transito degli Obelischi della Festa eterna.
L’opera fa parte della Collezione creata e realizzata da Cettina Prezioso e prospetta un albero, nel cui tronco sono trasfigurate le sembianze di una donna. “La base di appoggio e supporto – spiega l’artista- alla composizione è data da un pezzo di legno bruciato, la donna e i rami sono fili di ferro e carta, le foglie sono rosse di con i margini bruciati”.
Di chiara e cristallina evidenza il senso della composizione, nel combinare e rappresentare la follia della violenza e della bruta forza, con cui si uccidono le Donne e si annientano gli Alberi con gli incendi, così come sempre più spesso le cronache dei nostri giorni fanno registrare. Valori e principi di vita, distrutti ignobilmente.