Al “Masullo–Theti” approda il progetto Fast, l’acronimo che sta per Fertilità, Ambiente, Alimentazione e Stili di vita; progetto funzionale alla messa a punto degli ambiti di prevenzione da osservare, per fronteggiare la complessa e diffusa problematica dell’infertilità in adolescenti sani che risiedono in aree a forte impatto ambientale. Un percorso ricognitivo in sperimentazione nelle aree maggiormente segnate dalle criticità ambientali, da quelle di Brescia e provincia, a quella della Valle del Sacco, in provincia di Frosinone e a quella di Terra dei Fuochi, interclusa tra le province di Napoli e Caserta.
Fast scaturisce dall’intesa tra il Ministero della salute e l’Asl Salerno, con il coinvolgimento di importanti organismi, tra cui le Università di Brescia e Milano, l’Istituto superiore della Sanità di Roma, l’istituto di Scienze dell’alimentazione del Cnr di Avellino, il Laboratorio microinquinanti dell’Istituto zoo profilattico del Mezzogiorno, operante a Portici, e il Comitato etico dell’Asl Napoli-3 Sud.
Domani- giovedì 23 nella Sala convegni del complesso di via Mario De Sena- il Fast sarà illustrato alla comunità studentesca del “Masullo–Theti” dal referente nazionale del progetto, il medico Luigi Amato del Presidio ospedaliero “San Francesco d’Assisi” di Oliveto Citra, incardinato nell’Asl Salerno che ha dato impulso all’importante iniziativa, unica del genere. Per la circostanza sarà consegnato ai partecipanti- per il range dai 18 ai 22 anni- il fascicolo del questionario conoscitivo, strumento necessario per le azioni preventive da attuare e che ruotano sugli stili di vita semplici.