Un incidente mortale all’alba di ieri ha causato la morte di una giovane ragazza originaria di Nola, che si era trasferita ad Arezzo per lavoro. Un episodio doloroso che sconvolto l’intera comunità nolana. Nel tragico schianto, infatti, ha perso la vita Giovanna Santorelli, ragazza di appena 28 anni e il ferimento dell’ amica 50enne, oltre che del fidanzato della vittima. A determinare l’incidente il conducente dell’altra automobile, un uomo di 25 anni, che è risultato positivo all’alcol test e che è stato arrestato per omicidio stradale.
Lo schianto è avvenuto a Pinarella di Cervia in provincia di Ravenna all’incrocio tra due strade nel centro del paese. L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono arrivati i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare la morte della giovane donna. Sul posto anche i carabinieri che hanno tratto in arresto il conducente della seconda vettura. Secondo quanto emerso l’impatto sarebbe stato tra una Volkswagen Touran e una Suzuki Jimny con a bordo tre persone. La ragazza era seduta dietro e nell’impatto il suo corpo ha sfondato il parabrezza finendo sulla strada. Il fidanzato della vittima è rimasto lievemente ferito, mentre è ricoverata in prognosi riservata in Rianimazione all’ospedale Bufalini di Cesena la 50enne: tutti e tre viaggiavano nel piccolo suv. Il guidatore della Touran, uscito indenne, è risultato ubriaco. Il tasso alcolico rilevato era superiore a due grammi per litro. L’impatto è stato così violento che i mezzi sono finiti addosso a una vettura parcheggiata che, nonostante il freno a mano tirato, è stata catapultata a diversi metri di distanza.
Nel pomeriggio di ieri il padre di Giovanna e lo zio hanno raggiunto Ravenna: avrebbero voluto vederla, ma non è stato possibile. Hanno parlato con i carabinieri che hanno spiegato loro la dinamica. “Per i funerali – spiega lo zio – ci vorrà ancora qualche giorno. La Procura di Ravenna ha intenzione di disporre un accertamento cadaverico, per fare ulteriore chiarezza sulla vicenda. Poi potremo finalmente riportarla a casa e salutarla”.
Giovanna era originaria di Nola, ma da bambina era arrivata ad Arezzo – dove lo zio si era trasferito e dove lavorava – insieme alla famiglia. La giovane aveva due fratelli. Da un po’ di tempo si era trasferita a vivere a casa del fidanzato, in zona stadio. Sorridente, gentile, stava cercando un lavoro. Quella gita al mare, per aiutare l’amica nell’adozione del cane, doveva essere un momento di svago, una gita approfittando del bel tempo e dei giorni di festa. Ma è diventata una tragedia.