Antonio Bassolino torna al Museo Archeologico nella città Bruniana, questa volta per presentare il suo libro “Le Dolomiti di Napoli”. Bassolino aveva inaugurato anni fa il museo di via Senatore Cocozza nella qualità di governatore della Campania. L’iniziativa di stamani è stata realizzata della Cgil Nolana e dal suo leader Salvatore Velardi in collaborazione con la Libreria Silos di Nola. Presenti all’incontro, oltre all’autore, il Sovrintentende Giuseppe Vecchio, il sindaco di Nola Biancardi e don Aniello Tortora, responsabile ufficio diocesano per il Lavoro e Salvaguardia del Creato. Ha coordinato il giornalista Antonio Russo. Bassolino nel suo libro racconta la sua esperienza politica e istituzionale, da sindaco di Napoli che lo porta alla massima popolarità a quella di governatore, esperienza, quest’ultima, che gi crea qualche problema nei rapporti con gli elettori del centrosinistra ma anche con la giustizia. La vicenda rifiuti è tra le più complicate per Bassolino. Nei vari filoni giudiziari ne uscirà estraneo ad ogni accusa che i pm di Napoli gli avevano addebitato. I rapporti con la politica e anche con San Gennaro, al quale molti napoletani si rivolgono per risolvere i problemi che la politica non riesce a gestire. Qualche rammarico su scelte rivelatesi un boomerang. Una di queste è la candidatura alla Regione, racconta l’ex governatore che è stato anche ministro del Lavoro per un breve periodo del governo D’Alema.
Uditorio abbastanza attento e numeroso. Presenti molti esponenti politici del Pd Nolano, filosofi e studiosi. L’impegno di Bassolino per la realizzazione del museo e la salvaguardia di siti archeologici è stato ricordato anche dal sindaci di Nola. In vista delle prossime Europee del 25 maggio si ipotizza la candidatura di Bassolino, ma se questo avverrà nel Pd o altra lista nessuno si sbilancia, nemmeno il diretto interessato.
Nicola Valeri