“Con il sigillo Unesco possibile inserimento della kermesse nel circuito delle grandi feste europee, per un Erasmus delle tradizioni”
Condivisione e dialogo tra le parti per superare le criticità della Festa. Sono state queste le parole d’ordine che il direttore artistico della Fondazione Festa dei Gigli, Paolo Apolito ha ripetuto con forza presentandosi domenica scorsa ai protagonisti e agli operatori della kermesse. Riuniti presso l’ente presieduto da Raffaele Soprano si sono ritrovati infatti maestri di festa, musicisti, parolieri, cantanti, capi paranza, costruttori, responsabili dei service audio, per un incontro allargato in cui Apolito ha inteso esporre il proprio programma di direzione artistica.
“In primo luogo voglio evidenziare che la Festa dei Gigli – ha dichiarato lo stesso Apolito – non ha bisogno di una direzione artistica proprio perché è una festa e non uno spettacolo: è la stessa comunità che indica la direzione artistica. Proprio per questo il mio compito sarà soprattutto quello di far dialogare tra loro le sue varie componenti”.
Apolito ha poi rimarcato come ad oggi la Festa dei Gigli e la città di Nola siano ad una svolta all’indomani del riconoscimento Unesco. “Il sigillo Unesco ha posto la Festa in una dimensione globale – ha aggiunto Apolito – perché l’agenzia delle Nazioni Unite destinata alla promozione della cultura ha rilanciato sulla stessa l’attenzione del mondo: si tratta di un’ occasione assolutamente da non perdere”.
Lo stesso Apolito ha poi illustrato l’obiettivo possibile, in un orizzonte temporale a medio – lungo periodo, verso cui lavorare tutti insieme: inserire la Festa dei Gigli di Nola in un circuito che comprenda le altre grandi feste europee in una sorta di “Erasmus delle feste e delle tradizioni europee”. La millenaria tradizione potrebbe costituire, in questo caso, solo l’apripista per la promozione di altri importanti aspetti della cultura e storia della città, in primo luogo la figura di Giordano Bruno. Un percorso virtuoso che avrebbe ricadute positive sul piano dei flussi turistici e dunque su quello occupazionale.
Un ambizioso traguardo che potrà essere centrato solo elevando la qualità dell’evento i cui elementi critici Apolito intende superare in maniera condivisa insieme a tutti i protagonisti della Festa, evidenziando come la competizione se compresa nei limiti della sportività rappresenti comunque un tratto di interesse della kermesse.
Due le questioni affrontate sin da questo primo incontro: quello del contenimento dei decibel e la conclusione della ballata in orari ragionevoli. “Sono queste due priorità che la città ci chiede di risolvere – ha dichiarato il presidente della Fondazione, Raffaele Soprano – quello con il direttore artistico è stato un incontro positivo in cui si è creato un clima collaborativo teso a migliorare la qualità della nostra Festa. Nei prossimi giorni seguiranno incontri di carattere tecnico per singoli settori per addivenire all’individuazione di soluzioni condivise che siano successivamente rispettate come in un patto tra galantuomini da parte di tutti”.