Sono stati impegnati ogni venerdì dell’anno scolastico concluso come guide per l’accoglienza dei visitatori del vasto complesso della memoria. Coinvolti nel progetto formativo otto, tra istituti d’istruzione superiore e scuole medie. L’iniziativa attuata dall’Archeoclub, presieduta dalla professoressa flora Nappi s’innesta nel percorso d’alternanza scuola-lavoro. Alla cerimonia di premiazione, intervento di Gaetano Manfredi, rettore della Federico II.
di Gianni Amodeo
Onore al merito per i giovanissimi e i giovani, che prediligono la conoscenza della storia sociale e del territorio, attraverso testimonianze, che ne rappresentino profili significativi, anche se in modo non del tutto esaustivo, ma di sicuro interesse, quali possono essere quelli forniti dall’angolatura visuale di un complesso museale archeologico.
Si colloca su questo percorso il progetto, promosso dall’Archeoclub, presieduto dalla professoressa Flora Nappi, in stretta collaborazione con il Liceo statale “Rosmini” di Palma Campania, il Liceo statale “Cantone” di Pomigliano d’Arco, l’Istituto professionale alberghiero e per la ristorazione “Russo” di Cicciano, l’Istituto professionale alberghiero e per la ristorazione “Russo” di Cicciano, l’Istituto tecnico commerciale e per geometri ”Masullo–Theti” e le Scuole medie “Bruno–Fiore”, “Merliano–Tansillo” e “Mameli”, attive sul territorio della città dei Gigli. Un progetto di carattere socio-didattico, approdato al seconda edizione, in virtù del quale i giovani delle otto strutture formative del territorio si sono trasformati in veri e propri “Ciceroni”, grazie agli input che hanno acquisito nei corsi di apprendimento e di analisi con i rispettivi docenti.
E da impeccabili “Ciceroni”, secondo le turnazioni d’orario concordate con le dirigenze d’Istituto e tutti i venerdì nel corso dell’anno scolastico, hanno riservato accoglienza ai visitatori del Museo storico–archeologico dell’area nolana – in via Senatore Cocozza- che costituisce una delle migliori strutture museali dell’area metropolitana di Napoli. Un’ accoglienza speciale riservata a tutti i visitatori, all’insegna dell’ospitalità e del savoir-faire e caratterizzata dal buon livello di informazioni dettagliate e ragguagli documentati non solo sulla vasta gamma di reperti e testimonianze, che formano la mappa del Polo museale, ma anche sulle pregevoli e belle opere d’arte del ‘500 e del ‘600 in particolare, che ne formano l’eccellente pinacoteca, un vero e autentico scrigno di…gemme di prevalente ispirazione e impronta sacre.
E’ stato un compito assolto al meglio dai giovani “Ciceroni”, nel ricostruire e rileggere le vicende millenarie di Nola e dintorni, combinando Storia dal vivo e il Bello dell’arte pittorica, praticando un incisivo e aperto rapporto con il pubblico- almeno tre mila i visitatori che si sono susseguiti nelle giornate in calendario, tra le quali alcune sono state dedicate anche a spettacoli di arte varia e su tematiche di attualità in collaborazione con il Liceo artistico di Napoli- andando oltre il recinto delle mura scolastiche in senso fisico e anche mentale. Una concreta ed efficace opportunità di socializzazione e di animazione, esercitandosi anche nel potenziare e migliorare la proprietà del linguaggio. E con la chiusura delle attività programmate, in coincidenza con la…fine dell’anno scolastico, ai giovani e giovanissimi “Ciceroni” sono stati consegnati attestati di riconoscimento per la solerzia, la serietà e il proficuo impegno, con cui hanno dato forma e vita al progetto, rendendosene protagonisti e soprattutto interessati dall’iniziativa di utilità sociale e culturale. A far da cornice, proprio la suggestiva location del Polo museale cittadino.
“Un progetto di dedizione e d’amore verso la città e il territorio, quello di cui è stato artefice l’Archeoclub d’intesa con il mondo della Scuola- ha dichiarato Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi Federico II– e la partecipazione attenta ed accurata dei giovani è degna di lode. E’ la dimostrazione chiara, che fa risaltare come e quanto le nuove generazioni possano essere, con la loro intraprendenza e formazione culturale, il miglior veicolo per la crescita civile dell’intera area nolana. Il patrimonio dei beni culturali d’interesse storico-artistico e archeologico rappresenta l’” Energia pulita ”- ha concluso Manfredi– da porre in valore con la congruità e pienezza della conoscenza, a cui rapportare gli impulsi per il turismo culturale. L’importante è ampliare e articolare iniziative come quella del progetto-Ciceroni”.
“Il bilancio sociale e morale della seconda edizione del progetto-Ciceroni segna voci più che positve- ha affermato la professoressa Flora Nappi, presidente dell’Archeoclub e Maestra di cerimonia dell’evento- grazie al coinvolgimento delle Scuole e degli istituti superiori della città e del territorio, ai cui dirigenti e docenti va il ringraziamento dell’Associazione che mi onoro di presiedere, un’Onlus che opera sul piano del volontariato civico e della gratuità. Il numero dei visitatori, a cui i giovani-Ciceroni hanno fatto da guida ogni venerdì settimanale, è stato superiore alle aspettative con cui il progetto è stato impostato. E certamente l’Archeoclub- ha concluso Nappi– si pone l’obiettivo di proseguire con il prossimo anno scolastico nell’esperienza realizzata, coinvolgendo altre Scuole ed Istituti, per puntare su un programma più articolata che interessi altri siti d’interesse storico-culturale ed archeologico della città e del territorio”.
Sul ruolo del Polo museale della città- e la riflessione vale per tutti i Musei e gli Antiquarium– si è soffermato nel corso della premiazione il dottor Mario Cesarano, funzionario della Soprintendenza di Avellino. Un intervento, per evidenziare come il Grande complesso della memoria territoriale anche e soprattutto per la presenza di tanti giovani Ciceroni sia risultato “particolarmente” vivo ed animato. Come dire che i Musei non sono la mummificazione sterile del passato, ma rappresentano il passato, che va fatto ri-vivere attraverso la conoscenza. E i giovani vanno stimolati e sollecitati a proiettarsi con la loro sensibilità verso l’approccio con le radici delle comunità, di cui formano la parte integrante e il futuro.
Il sigillo della manifestazione era dato dalla lettura politica, con cui l’on.le Massimiliano Manfredi, focalizzava l’iniziativa del progetto-Ciceroni, per sottolineare la centralità del patrimonio dei beni culturali di interesse storico-artistico ed archeologico sia per l’identità da tutelare nel presente e per il futuro che per la promozione del territorio. “E’ un patrimonio- ha evidenziato- che costituisce una rilevante e concreta risorsa per la valorizzazione dell’area nolana, specie se correlato in modo integrale e compiuto con la Festa dei Gigli, patrimonio dell’Unesco, ma anche con le eccellenze agro-alimentari ed enogastronomiche della Dieta mediterranea, con la promozione delle tipicità colturali dell’area. E’ la correlazione- ha aggiunto il parlamentare democratico-che corrisponde alla visione strategica del territorio nel cuore della Campania. Una prospettiva, per la quale è possibile operare ed agire con impegno, alla luce delle programmazioni di sostegno e degli investimenti economici dell’amministrazione regionale e dell’Unione europea con progetti seri e realizzabili, in stretta aderenza con le vocazioni territoriali”.