Premiati i vincitori della prima edizione del Concorso artistico e letterario sui valori dell’amicizia e delle sane relazioni, antidoti a tutte le forme di violenza e alle discriminazioni. L’iniziativa promossa ed organizzata dall’Onlus “La Buonamicizia” in collaborazione con l’Istituto tecnico commerciale e per geometri “Masullo–Theti” e la Pro Loco Nola Città d’Arte, con il patrocinio morale dell’ Amministrazione comunale e il supporto del Centro servizi volontariato di Napoli
di Gianni Amodeo – Fotoservizio di Mira Bifulco
Pensare e vivere l’amicizia, non solo quale valore d’ascolto, di comprensione e di condivisione nelle difficoltà e nelle speranze con l’altro, ma anche e soprattutto fondamento di relazioni sane che favoriscono nella lealtà e nell’assunzione delle responsabilità la promozione della dignità della persona umana senza alcuna discriminazione e differenza di carattere sociale, etnica,razziale e religioso. E’ il pensare e il vivere l’amicizia che aiuta a crescere ed apre gli orizzonti della conoscenza, superando e abbattendo i muri della solitudine e dell’indifferenza, segnando il passaggio dall’io al noi che dà compiutezza di senso alla condizione esistenziale, favorendo l’evoluzione civile della società. Ed è il passaggio che rimuove la violenza in tutte le sue molteplici manifestazioni.
Sono stati- questi- i punti di riflessione che hanno connotato la cerimonia di premiazione della prima edizione del Concorso artistico–letterario, indetto ed organizzato dall’Associazione onlus “La Buonamicizia” impegnata in un’articolata gamma di attività che favoriscono la socialità tra i ragazzi attraverso lo sport ed esercitazioni di laboratorio con vari indirizzi, segnatamente sul versante dell’artigianato, a proficuo complemento dello studio; Concorso, realizzato in sinergia con l’ Istituto tecnico commerciale e per geometri “Masullo-Theti”, la Pro Loco “Nola Città d’Arte” con il supporto del Centro servizi volontariato di Napoli e il patrocinio morale della civica amministrazione. Un omaggio alla memoria di Gennaro Buonaguro, prematuramente scomparso e studente dell’Istituto di via De Sena.
Un ventaglio di riflessioni espressi con franchezza di linguaggio dalla dottoressa Clelia Alois, dalla prof.ssa Alessia Cuccurullo, ricercatrice nell’Università Federico II, dalla professoressa Susy Barone e da Aniello Buonaguro, presidente de “La Buonamicizia”, con l’efficace approfondimento dell’articolo 3 della Carta costituzionale proposto dall’assessore alle pari opportunità e allo sport, l’avvocata Carmela De Stefano. Un parterre premiale di qualificato profilo, coordinata dalla giornalista Giulia Nappi, con il l’ottimo sifgllo impresso dalla professoressa Anna Maria Silvestro, dirigente del “Masullo–Theti” che forniva un ampio excursus di citazioni di testi poetici e scrittori di tutti i tempi ispirati dai principi dell’Amicizia.
Un evento vissuto con intensa partecipazione- e forte motivazione- dalla delegazione della comunità studentesca del “Masullo–Theti” nello scenario della Chiesa-Agorà dei Santi Apostoli; evento di cui si pubblica di seguito la cronaca dettagliata nella pagina di diario di Lorenzo Valenze, studente del corso specialistico per i Servizi informatici d’azienda. E c’è spazio- noblesse oblige- per le motivazioni d’assegnazione dei premi.
Motivazione Primo premio, sezione artistica, canzone “Amico” di Bruno Fusco e Cristina Russo
La canzone “Amico” declina il tema dell’amicizia nella delicatezza delle sue sfumature, ne traduce la gioia nella musica e la profondità nel testo. Una saggia mescolanza tra parole e note, tra voce femminile e maschile compendia il rapporto amichevole nella volontà di dialogare e di non sopraffare l’altro. L’originalità creativa, l’impegno e la capacità di collaborare del duo sostanzia la bellezza del lavoro presentato.
Motivazione Primo premio, sezione letteraria racconto “La partita di basket” di Iari Normanno
Il racconto “La partita di basket” sottolinea il valore dell’amicizia attraverso una struttura circolare e una storia che, come la vita, è in bilico tra l’acquisizione e la perdita, il piacere e il dolore. Una consapevolezza narrativa, attraverso l’uso del flashback e della ripetizione di uno stesso elemento, innesta il passato nel presente. La partita di basket che il protagonista-narratore gioca nel presente lo riconduce a quella giocata nel passato annodando esperienze reali e metaforiche. Tornare al passato significa arricchirsi di quel segreto che la memoria ha custodito, ritrovare un tesoro apparentemente perduto. Così la vita ritrova il suo equilibrio.
Menzione speciale per il video “Amico è” di Lorenzo Valente
Per aver coniugato il linguaggio delle immagini e quello verbale attraverso una originale costruzione che utilizza parole, musica, voce in modo fluido; per la capacità di mettersi in gioco attraverso la progettualità ideativa e la realizzazione del lavoro.
Menzione speciale per il disegno “L’amicizia, un’oasi felice” di Leandro Occhipinti
Per la cura tecnica con cui è stato realizzato e la precisione del tratto; per la simbologia utilizzata che dell’amicizia evidenzia soprattutto il legame e il conforto mediante l’intreccio delle mani e l’ombrello che offre riparo.
Concorso Un tesoro per amico
Giuria: Sig. Aniello Buonaguro, Prof.ssa Enza Silvestrini, Prof. Francesco Sommese
Ogni lavoro era indicato con una sigla, seguita da un numero progressivo in base all’ordine di consegna:
Sezione letteraria
R – racconti
P – poesie
Sezione artistica
F – foto
D – disegni
V – video
C – canzoni
Il tesoro più prezioso
Il 28 novembre 2017 le classi II C inf, III A rim, III A sia, II B afm, accompagnate rispettivamente dalle docenti Elena Silvestrini, Anna Maria Coppola, Giusy Franzese e Susy Barone, referente del progetto “Un tesoro chiamato amico”, hanno partecipato presso la Chiesa dei S.S. Apostoli di Nola alla manifestazione conclusiva del suddetto progetto, per conferire i premi al primo classificato della sezione letteraria ed a quello della sezione artistica.
Il concorso, infatti, prevedeva la produzione di differenti tipologie di lavori, nello specifico: poesie e racconti per la sezione letteraria; video, foto, disegni, canzoni, per la sezione artistica.
Una giuria, costituita dal sig. Aniello Buonaguro, dalla scrittrice prof. ssa Enza Silvestrini e dal prof. Francesco Sommese ha analizzato i lavori prodotti dai 55 alunni partecipanti, aventi come tema l’amicizia, prevenzione del disagio giovanile.
Vincitore della sezione letteraria è risultato Iari Normanno della II C inf, con il racconto “La partita di basket”, una storia che, come la vita, “è in bilico tra l’acquisizione e la perdita, il piacere e il dolore”.
Vincitori, invece, della sezione artistica, Cristina Russo e Bruno Fusco della V B sia, con la canzone “Amico” “una saggia mescolanza tra parole e note, tra voce femminile e maschile, che compendia il rapporto amichevole nella volontà di dialogare e di non sopraffare l’altro”.
Il concorso è stato organizzato, in collaborazione con il Masullo-Theti, dalla Buonazione, Associazione no-profit nella persona del Presidente sig. Buonaguro, per rendere omaggio e ricordare il figlio Gennaro, morto prematuramente, un ragazzo di grande sensibilità che ha attraversato una fase complicata della propria esistenza, quale è l’adolescenza, fino ad operare una scelta estrema.
I vari relatori intervenuti alla premiazione hanno invitato i ragazzi a condividere i loro disagi, evitando di chiudersi in se stessi. Tutti, a partire dalla Dirigente dell’Istituto Masullo-Theti, prof.ssa Anna Maria Silvestro, si sono soffermati sui valori fondamentali della vita che l’uomo deve seguire per realizzare un solido e leale rapporto con l’altro.
Particolare attenzione è stata rivolta al fatto che l’amicizia si concretizza in numerose forme, tramite la collaborazione e la solidarietà, la bontà e la generosità, l’identità e la consapevolezza, aspetti interpretati al meglio dai partecipanti al concorso.
E’ stato, altresì, ribadito come sia necessario conoscere innanzitutto se stessi e da qui partire, come ha sottolineato la prof.ssa Susy Barone, parafrasando il “conosci te stesso” di Socrate, per imparare a convivere con quelle fragilità che un buon amico può aiutarci a gestire.
Grazie a tale iniziativa, i ragazzi hanno riflettuto ancor più sul ruolo dell’amico, punto di riferimento per ogni essere umano, colui che ci risolleva nei momenti più difficili e ci rende felici, che ci incoraggia ad andare avanti anche quando tutto sembra essere andato perso, colui che è indispensabile nelle nostre giornate, che ci conforta e ci chiede “come stai?” quando neanche noi riusciamo a trovare una risposta, colui che si mostra per noi un rifugio quando ci sentiamo completamente persi.
L’amico infatti è il tesoro più prezioso che la vita possa donarci.
Lorenzo Valente V B sia