E’ stata trafugata nei giorni scorsi dal Cimitero di Nola una statua a misura d’uomo che era dedicata alla memoria di Angelabella Sallusto, giovane nolana morta prematuramente a cui il padre prof. Gennaro Sallusto, artista nolano ecclettico e di valore dedicò dopo tanto lavoro alla figlia amatissima. Un gesto davvero ignobile che ha lasciato senza parole molti cittadini nolani. C’è chi parla di gesto brutale, ignobile, vergognoso e tant’altro ancora. C’è chi su Facebook scrive, come Carmen: “Ricordo la statua di Angelabella, ogni volta che le passavo davanti mi fermavo a guardarla. E una vergogna e questi furfanti dovranno prima o poi rendere conto a qualcuno”. Gennaro scrive: “Hanno rubato il simbolo di Nola“, Maria scrive: “Saranno andati ben attrezzati. Se pensiamo che la statua era posizionata in prossimità dell’entrata principale, la mia domanda è, ma il cancello era aperto? E poi, considerando la stazza e il peso della statua, o sono andati con un muletto e con tanto di furgone, o una banda di manovali. Assurdo, da non credere.
Sul punto è intervenuta anche il gruppo di opposizione che afferma: Solo pochi mesi fa, veniva affidato su incarico diretto, il servizio relativo “alla custodia ed alle operazioni cimiteriali” del cimitero di #Nola, eppure oggi apprendiamo, che oltre ai furti quotidiani, è stata rubata una statua bronzea in ricordo di una ragazza scomparsa prematuramente, posta all’ingresso, di circa 2 metri. E allora ci chiediamo, in che modo è prevista la custodia, visto che il cimitero e’ sottoposto a continui furti? Non e’ il caso che l’amministrazione provveda in sede di gara a prevedere anche la sorveglianza notturna? Ora basta!”
Non è la prima volta che al cimitero di Nola vengono commessi furti per racimolare qualche spicciolo con la vendita poi degli oggetti di rame, ma questa volta si è toccato il fondo.