Spicca tra le figure più espressive della millenaria storia religiosa e civile della Diocesi di Nola, della quale è stato vicario generale nel 1600, l’anno ,in cui la peste raggiunse l’apice della virulenza, funestando le popolazioni del territorio.
E’ San Camillo De Lellis, che dedicò la sua vita al servizio dei poveri, per i quali nel 1591 fondò la Congregazione degli infermieri, chiamata dei Ministri degli Infermi. Elevato agli onori degli altari nel 1746, fu proclamato Santo patrono dei malati e degli infermieri, a proclamarlo fu Leone XIII, l’autore della Rerum novarum, l’enciclica , pubblicata nel 1891, che rappresenta il fulcro della dottrina sociale della chiesa.
All’opera e al pensiero di San Camillo De Lellis è dedicato il convegno di studio e di riflessione, promosso ed organizzato dalla Biblioteca san Paolino, in programma lunedì, sette aprile alle ore 19, nella chiesa-agorà dei Santi Apostoli.
Filo conduttore il rapporto del Santo con la città, in coincidenza con l’anno giubilare camilliano, indetto da Papa Francesco. La professoressa Maria Carolina Campone analizzerà i profili dell’ Ager nolanus ai tempi del Santo patrono dei malati e degli infermieri. “ Gli aspetti medico-assistenziali nel secolo XVII” saranno prospettati dal dottor Edoardo Verrillo. “La spiritualità di San Camillo, tra carità e servizio” sarà al centro della meditazione di padre Antonio Puca