Uomo di cultura e docente di raffinata formazione, e’ stato preside del liceo statale polispecialistico “Girolamo Albertini” per circa quindici anni, promuovendone la crescita e l’attiva presenza socio-formativa sul territorio
di Gianni Amodeo
Lutto in città e nel mondo della scuola per la scomparsa di Girolamo Addeo, docente di raffinata formazione culturale e di larga disponibilità nel dialogo aperto con i giovani nel profondere l’insegnamento delle Scienze umane e della Storia nei Licei ed istituti statali dell’area nolano-pomiglianese; insegnamento, affidato a “lezioni”, che sviluppava con linearità espositiva e di agevole comunicazione nelle argomentazioni puntuali ed acute, sempre ben documentate nell’avvalorarne i contenuti. Ed è- questo- il migliore retaggio che ha lasciato di sé nella loro memoria.
Girolamo Addeo non è stato soltanto docente attivo, scrupoloso e metodico verso le comunità studentesche, realizzando con loro quel fecondo rapporto interattivo, la cui costanza è la vera essenza e l’unica sostanza del “fare scuola” in modo strutturato, efficace e coerente, per favorire la circolazione delle idee e delle conoscenze; Girolamo Addeo è stato anche l’attento e sagace dirigente del Liceo statale polispecialistico “Girolamo Albertini”, istituito sul finire degli anni ‘80 del secolo scorso, del cui ufficio di presidenza ha esercitato la titolarità nell’intero arco del decennio di fine secolo fino ad una decina di anni fa, quando è andato…in pensione, restando nella mente e nel cuore sempre “Uomo di scuola”.
Dell’attivazione del presidio didattico-formativo, operante nell’attuale e ben funzionale struttura di via Feudo, il preside Girolamo Addeo è stato l’artefice primario, nell’esercizio- naturalmente- delle sue funzioni, eliminando sia la dispersione del Liceo nei vari plessi ch’erano distribuiti sul territorio della città, sia gli asfissianti e anti-didattici doppi-turni. E le civiche amministrazioni, guidate, prima dal sindaco Franco Ambrosio, e poi dal sindaco Giuseppe Serpico ne sostennero l’impegno, per completare la costruzione dell’edificio; un’azione amministrativa, che ha permesso di potenziare e favorire la crescita del Liceo polispecialistico tra i più frequentati del territorio. Ed il 25 maggio del 2002 il presidio di via Feudo veniva ufficialmente intitolato alla memoria di Girolamo Albertini, con la cerimonia che si svolse nell’Aula magna dell’Università Parthenope, in piazza Giordano Bruno, con la partecipazione di sindaci ed amministratori locali, delle rappresentanze istituzionali della magistratura e della diocesi.
Per la circostanza Addeo pronunciò la prolusione, nella cui sequenza evidenziò le ragioni, per le quali il Liceo veniva intitolato all’illustre figura dell’età rinascimentale, che ha dato lustro e onore alla città nolana nel diritto, nella diplomazia e nella filantropia; ragioni, ispirate sia dalla profonda “lezione” di Benedetto Croce sull’attualizzazione della Storia che da quella visione europeista, rappresentativa della civiltà occidentale, importante in valore assoluto ieri come nel presente…..” se si considera – affermò- che, nei tempi odierni, in cui la fedeltà alle leggi, alle istituzioni e agli stessi ideali di compiuta democrazia ancora stenta a ritrovare la giusta esaltazione, riproporre i conati dell’incipiente democrazia nolana, con i valori che l’Albertini incarnò e testimoniò, più che un atto di omaggio può ben significare monito ed augurio fervido perché Nola, rivitalizzata dalle nuove generazioni, possa, nel contesto europeo, ancora e più, gloriarsi della presenza di eccezionali benemeriti cittadini”.
Molteplici e articolate le attività sociali e didattico-formative promosse da Addeo, per far sviluppare il ruolo dell’”Albertini ”, in connessione con i frequenti contatti con le istituzioni amministrative dei Comuni dell’area nolana e basso-irpina. Ed in questo quadro vanno inserite- a titolo esemplificativo- l’istituzionalizzazione della Settimana della cultura scientifica e tecnologica e il Campo archeologico– precursore di uno degli attuali tracciati sull’alternanza scuola\lavoro previsti dalla riforma della “Buona scuola”- con il supporto dell’associazione Meridies e della Soprintendenza archeologica di Napoli e Caserta e con la piena partecipazione di ragazzi e ragazze. E l’incremento di iscrizioni fu conseguente tanto da rendere necessario l’attivazione del plesso-filiale della struttura di via Feudo, nel territorio comunale di Casamarciano. In questo contesto, Girolamo Addeo si rese interprete delle istanze del miglioramento dei servizi di mobilità pubblica chiedendo e sollecitando l’apertura della stazione della Circumvesuviana proprio nell’area attraversata da via Feudo, che si è notevolmente urbanizzata, costituendo una delle parti più cospicue della città. Un progetto che sembrava poter andare …nel porto della ma al momento resta un auspicio per i tempi che verranno. Se verranno…
Girolamo Addeo si è dedicato con passione alla saggistica. Ed ha pubblicato con le edizioni Loffredo di Napoli, le interessanti monografie “Libertà di stampa e produzione giornalistica nella Repubblica napoletana del 1799”, “ Il giornalismo napoletano tra il ‘700 e l’800”, “L’albero della libertà nella Repubblica napoletana del 1799”. Proficua la sua collaborazione per le pagine de “Il Mattino” e per i periodici del territorio; degni di particolare interesse gli interventi pubblicati da “Il Meridiano” in edizione cartacea e gli studi sulla figura di Vincenzo Cuoco.
Segretario della Democrazia cristiana cittadina, Girolamo Addeo ha maturato anche esperienze di pubblico amministratore. Ed è stato consigliere comunale negli anni ’80, con le sindacature guidate dall’on.le Alfonso Ambrosino e Aniello Napolitano.