“Il più antico e giovane tra gli dei” è la performance, che si svilupperà tra parole e immagini per raccontare la potenza di Eros, il dio che, secondo gli antichi, è il motore del cosmo, il principio della sua stessa esistenza poiché è grazie ad Eros che il cosmo è nato dal caos. Performance che sarà inscenata domani venerdì- 31 marzo alle ore 17– nel Museo storico-archeologico, a Nola.
Il percorso è anche un modo per riflettere, oltre i pregiudizi e gli atteggiamenti moralistici, sulla differenza tra l’eros per gli antichi e l’eros per i contemporanei.
Che cosa è rimasto nel nostro universo comportamentale e culturale della potenza dell’antico dio?È la domanda chiave che ispirerà la conversazione tra Enza Silvestrini, Marco De Gemmis e Simone Foresta.
La conversazione sarà scandita e punteggiata da riflessioni di carattere culturale e dalla lettura di testi di scrittori classici, da Esiodo a Lucrezio, e contemporanei, da Calvino a Bukowski.
È per questo che si va oltre i confini storico-temporali per mescolare parole e immagini: la delicata sensibilità di una giovane artista come Luisa Terminiello, che ha prestato al nostro percorso un video dal titolo “Isole”, si intreccia ai versi della poetessa Saffo; il video di un artista ironicamente dirompente come Black Napkinsi intreccia ad alcuni luoghi della filosofia di Bataille o ai versi del poeta siriano NizarQabbani.
Ed è proprio Georges Bataille a far riflettere sul fatto che attività sessuale ed erotismo e sono due cose molto diverse: la prima si dà nella vita animale, nella vita umana, invece, alla complessità di sguardi, relazioni e seduzioni che mettono in campo il soggetto nella sua unicità “conviene il nome di erotismo”.
Eros mette in campo noi, il nostro sguardo, la percezione che abbiamo di noi stessi. Per questo ci spaventa ancora. Ci può spaventare la nudità del corpo, ma qualche provocazione, anche questo pomeriggio, può fare riflettere…
Enza Silvestrini vive e lavora a Napoli dove insegna Lettere negli Istituti superiori. Ha pubblicato il romanzo Sulla soglia di piccole porte (Iuppiter 2012, seconda edizione) la raccolta di poesie Partenze (Manni 2009, premio San Vito al Tagliamento, sezione Opera Prima), il racconto Lido Mappatella (libro d’artista per le edizioni ilfilodipartenope, 2012); il racconto in versi Diversi amori (illustrazioni di Barbara Balbi, Iuppiter 2013). Collabora con la rivista “Poesia”, è redattrice di “Levania, rivista di poesia” e responsabile regionale del Pen Club Italia Onlus.
Marco De Gemmis, napoletano, progetta e organizza iniziative culturali. Scrive e pubblica poesie e contributi su didattica, comunicazione in ambito museale, arte contemporanea. Storico dell’arte, Funzionario presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, cura mostre di arte contemporanea. È redattore di “Levania, rivista di poesia”.
Simone Foresta: è laureato in Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana e specializzato in Archeologia Classica; dottore di ricerca, si è occupato del progetto: “Aedes IovisOptimiMaximi: Roma, Cuma, Capua”. Perfezionato alla Scuola Archeologica Italiana di Atene nel 2008 nel 2009 ha ricevuto il primo contratto di docenza a contratto in archeologia classica presso l’Università Federico II di Napoli. Nel 2014 e 2015 ha insegnato archeologia presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Ha partecipato a numerosi scavi in Italia e in Grecia; esperto di archeologia greca e romana, di iconografia, fortuna dell’antico e museografia, su questi temi ha pubblicato vari contributi in riviste nazionali ed internazionali.