Saranno i tempi moderni, la recessione che attanaglia il Paese, ma quello che è accaduto ieri sera a Nola durante la festa dei Gigli ha davvero il sapore di antico. La storia ci è stata segnalata da un nostro lettore ed oltre all’emozione provata abbiamo ritenuto opportuno condividerla. Vincenzo, di professione “parcheggiatore abusivo” anche ieri sera cercava disperatamente di ridare quella dignità alla propria vita chiedendo ai tanti visitatori la classica “offerta a piacere” quando, involontariamente, ha assistito ad un litigio familiare molto acceso. Un padre ed una madre, nel fare ritorno alla propria auto, non riuscivano a distogliere il figlio da una “bancarella” e si accusavano a vicenda, con toni accesi ed offensivi, per le difficoltà economiche familiari, mentre il loro bambino di appena quattro anni piangeva disperatamente per il desiderio di un giocattolo. Ebbene quando la famiglia è giunta nei pressi della propria auto, Vincenzo si e avvicinato con circospezione ed invece di chiedere come suo solito “una cosa a piacere”, con una dolcezza infinita porgeva al bambino in lacrime il suo regalo negato. Neanche una parola dei genitori rimasti impietriti, forse perché sapevamo bene che non si trattava del pianto capriccioso di un bambino viziato. Solo uno sguardo di ammirazione verso chi come loro dovrà combattere per rendere dignitosa la propria esistenza. Una storia che non ha bisogno di commenti ma solo intime riflessioni.