Storie di vicinanza anzi di full immersion nella Festa eterna che dal 2013 si fregia del riconoscimento dell’Unesco con l’inserimento nel prospetto dei beni immateriali rappresentativi del patrimonio dell’umanità. Storie intessute dalle connessioni innescate e alimentate dai supporti informatici e di comunicazione di Videonola. Protagonisti Gary Spampanato, cent’anni, prima migrante per necessità e lavoro negli States ed ora ospite di una Casa di riposo a Piano di Sorrento, e il vescovo Beniamino Depalma, che per cordialità, spirito di servizio e disponibilità d’ascolto ha lasciato tanta parte di sé nella diocesi di Nola.
di Gianni Amodeo
Storie parallele di relativa lontananza, ma anche e soprattutto di tanta e stretta vicinanza, anzi di full immersion nella Festa eterna, che meritano di essere raccontate proprio quando il fervore e l’animazione dell’evento identificativo e catalizzante del Giugno nolano, a sette giorni di distanza, sono del tutto in dissolvenza, restituendo alla città i blandi ritmi della quotidianità di sempre. Storie minime, che, al di là dei sentimenti dei protagonisti, è interessante ri-visitare, così come sono state “consegnate” alla redazione di Videonola che della Ballata dei Gigli ha narrato e profili e squarci con una “maratona” televisiva di venti ore, includendo lo spettacolare e multicolore Carosello musicale, canoro e di danze, con cui si caratterizza il Sabato dei Comitati in piazza Duomo, che fa da anteprima della fantasmagorica e acrobatica Ballata. Un racconto vivo, ancorato all’alta definizione delle immagini della digitalizzazione terrestre e ai supporti informatici del web, per un’operazione di capillare comunicazione sociale interattiva di bell’ effetto e risonanza. Un’operazione, che ha fatto registrare visualizzazioni prolungate e scontate per la provenienza non solo dagli States, ma persino dall’ Arabia Saudita e dalla Palestina, per una risposta imprevista e fortemente premiante per il lavoro realizzato.
Sono storie di autenticità umana, quelle che sono poste sotto i riflettori; autenticità che traduce testimonianze di affetto per la città e per tutto ciò che rappresentano i Gigli, come humus intrecciato di cultura, identità, sentimento, emozione, socialità e convivialità aperta. Una storia è nel messaggio-post di Gary Spampanato, ovvero Gaetano Spampanato, con i suoi cento anni di lucida memoria e agile perspicacia di ragionamento, che attualmente vive a Piano di Sorrento, dove è approdato dopo aver vissuto l’esperienza di emigrato negli States, come tanti connazionali, specie del Sud. E negli States– neanche a dirlo- ha lavorato, procurandosi stima e considerazione per l’affidabilità professionale, facendosi portatore degli ideali di carità di San Paolino e dei Gigli.
Gaetano, anzi Gary, ogni anno non ha mai mancato l’appuntamento con i “Gigli” da turista e figlio della città. Una fedeltà ferma e un amore tenace. E due anni fa è stato gratificato del riconoscimento del “Giglio d’oro” simbolo della venerazione per San Paolino e di quella Festa eterna, alla quale, però, non ha potuto partecipare quest’anno, perché “Non posso venire a Nola- scrive- come ho fatto per tutta la mia vita che, purtroppo, non mi dà più la forza di poter camminare”. Ed esprime ringraziamenti spontanei verso Videonola, per avergli portato a casa le immagini dell’evento, che ha sempre vissuto con intensità emotiva e presenza fisica da sempre; immagini che lo hanno calato nel micro-cosmo dei …”Giglianti”, con quella integrità e panoramica virtualità che supera il profilo reale delle singole angolature, la cui parzialità di prospettiva non rende l’insieme dell’orizzonte e dello scenario complessivo. Sono ringraziamenti, a cui, Gary, unisce particolare trasporto sentimentale per il Giglio dell’Ortolano, la classica rappresentazione della cultura e della civiltà contadina che ha impregnato di sé tanta parte della storia del territorio, di cui l’agricoltura è stata …regina. E poi invia tanti cordiali e sinceri auguri ai giovani, perché amino la Festa e i valori incarnati da San Paolino.
L’altra storia si lega al vescovo Beniamino Depalma, padre Beniamino, che vive, a Napoli, nella Casa dell’Ordine dei Vincenziani, dove prosegue l’impegno di dedizione verso il prossimo. Storia di una telefonata, per congratularsi con la redazione e Videonola, per l’opportunità di avergli fatto vivere, come per tanti anni ha fatto, in modo pieno e partecipato, la Festa. Una telefonata molto gradita e, forse, troppo generosa per la bontà espressa verso i programmi dell’emittente. Sicura testimonianza di un buona parte di sé, che padre Beniamino ha lasciato in città e tra tutte le comunità della Diocesi. Un sentimento d’affetto, ricambiato.