La festa dei folli, ristobistrò culturale, giovedì 11 maggio alle 19:30, per Il Maggio dei Libri darà l’avvio alla rassegna de Il cenacolo degli eroici furori, con l’incontro/presentazione del libro di Luigi Moio, Il Respiro del Vino edito da Mondadori.
L’edizione di quest’anno de Il cenacolo degli eroici furori dedicata alla cultura enogastronomica: tre appuntamenti per approfondire la conoscenza dell’eccellente qualità e la storia dei prodotti tipici locali, si terrà presso la Chiesa dei Santi Apostoli di Nola in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Nola, retto dalla assessora arch. Cinzia Trinchese che presenzierà agli incontri/presentazioni, nell’ambito del programma del Maggio dei monumenti e della cultura nolana 2017.
Inoltre, l’edizione di quest’anno si arricchisce della partecipazione degli studenti del Liceo Carducci di Nola che curano il portale online InOut.
Giovedì 11 maggio alle 19:30, Franco De Luca, introdurrà e modererà l’incontro/presentazione de Il Respiro del Vino, insieme all’AUTORE, professore ordinario di Enologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Luigi Moio, esperto scientifico per il ministero delle Politiche agricole, dal 2015 è presidente della commissione di enologia dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV) con sede a Parigi. È accademico dei Georgofili e dell’Accademia italiana della vite e del vino.
All’incontro dell’11 maggio, sarà presente Roberto Rubino, presidente dell’associazione ANFOSC, Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo. Lettura di Giorgio Sorrentino.
Il Respiro del Vino è un viaggio affascinante alla scoperta della sfera invisibile del vino: i suoi profumi, “un vino senza profumi è una dose di alcol, quindi un vino morto” .
Il prof. Moio, con il supporto delle illustrazioni originali di Ada Natale, molto ricche di dettagli, racconta la sua lunga esperienza di appassionato studioso degli odori del vino, riportando aneddoti curiosi e informali, senza mai tralasciare il rigore dell’approccio scientifico. Il Respiro del vino è il risultato di oltre vent’anni di studi legati agli aspetti sensoriali, biochimici e tecnologici nascosti in un bicchiere di vino.
«La mia vita è la scienza, io sono uno studioso e in quasi 25 anni, ho sempre parlato di aromi con i miei ricercatori nei laboratori o ai convegni tecnici, siamo pochi e parliamo tra di noi. Ma nel parlare di queste cose anche a pubblici più vasti, mi sono accorto che, anche quando mi rivolgo a non addetti ai lavori, ho sempre riscosso un grande successo in termini di attenzione. Da qui il desiderio di rivolgermi non solo agli studiosi, ma anche a un pubblico più vasto».
Martedì 16 maggio ci sarà l’incontro/presentazione del libro La Cucina Napoletana di Luciano Pignataro, edito da Ulrico Hoepli Milano.
Tommaso Esposito, medico e giornalista enogastronomico, interviene e modera l’incontro/presentazione con l’AUTORE, Luciano Pignataro, caposervizio al quotidiano Il Mattino, scrittore e critico enogastronomico. Premio Veronelli 2008 come giornalista dell’anno, Pignataro è autore di numerose guide sui vini e la gastronomia, oltre che membro del comitato esecutivo della Guida Ristoranti Espresso e coordinatore di Slow Wine in Campania, Basilicata e Calabria. Il suo blog www.lucianopignataro.it è tra i più seguiti e influenti d’Italia.
Il volume, La Cucina Napoletana, corredato da un’accurata iconografia di ieri e di oggi curata dal fotoreporter del Mattino, Sergio Siano, è un racconto appassionato di una cucina eterna e radicata nelle abitudini della gente.
Cucina aristocratica e popolare al tempo stesso, risente delle diverse dominazioni straniere che si sono succedute in città. Così la cucina napoletana si è evoluta nei secoli. Il territorio circostante offre prodotti freschissimi – ortaggi, pasta, latticini e formaggi – che, appena giunti in città, vengono subito trasformati in gustose pietanze. Del pari esiste una tradizione di ottimi vini sia bianchi (Greco di Tufo, Fiano) sia rossi (Aglianico, Taurasi) della regione campana.
L’ultima parte del volume è dedicata alle ricette dei piatti tradizionali, spesso nelle diverse varianti: il ragù, la minestra maritata, le paste con i legumi, la genovese, i frutti di mare, la colatura di alici, il polpo alla luciana, la sfogliatella, il babà, gli struffoli, la pastiera, ecc..
Giovedì 25 maggio, è la volta dell’incontro/presentazione del libro Di Che Dolce Sei? di Fabrizio Mangoni pubblicato da Ad est dell’equatore.
Saranno Gianfranco Nappi, responsabile progetti speciali Città della Scienza e dell’area “Gnam Village” e Ciro Scarpato, re della pasticceria, a intervenire e moderare l’incontro/presentazione con l’AUTORE, Fabrizio Mangoni, architetto e docente di Urbanistica presso l’Università Federico II di Napoli. Gastronomo, esperto di dolci (sua la teoria che compara i caratteri umani ai dolci), da anni si occupa di cucina ed enogastronomia. Autore e conduttore di programmi televisivi. È autore del libro Dolcipersone (Guida, 1986). Collabora con riviste di settore. È autore e attore di spettacoli di show cooking.
Di Che Dolce Sei?, studia il carattere dolciario di quaranta personaggi noti del mondo dello spettacolo, della politica, dello sport: da Matteo Renzi a Barack Obama a Papa Francesco passando per Angela Merkel, Giuseppe Garibaldi e Roberto Benigni, Maria Grazia Cucinotta e Fiorello, Josè Mourinho, George Clooney, Albert Einstein e Leonardo Da Vinci in ricette ironiche e surreali…
Se Garibaldi era un cannolo Einstein un babà; la Cucinotta un avvolgente “buccellato”, Clooney un bignè, Raffaella Carrà un’intrepida cassata; la Merkel, ovviamente, un butterstreusel e Pippo Baudo un castagnaccio.
Al volume è allegato un gioco-test per individuare il proprio carattere dolciario. Ogni racconto, ogni storia, è accompagnata da ricetta, aneddoti e nota storica.