Nola e Procida nel segno della cultura e delle tradizioni. Un dialogo istituzionale avviato mesi fa dalle due comunità campane all’indomani del riconoscimento di “capitale della cultura 2022” che l’isola di Arturo ha ottenuto e che nei continui scambi culturali trova il suo strumento di crescita e di affermazione.
Ad animare la sinergia è l’associazione nolana FESTA ETERNA di cui è referente Carlo Fiumicino che, in questi giorni, si è resa promotrice di un ricco calendario realizzato in occasione del decennale del sodalizio per la festività di San Paolino, compatrono della città di Nola, a cui è dedicata la secolare Festa dei Gigli.
In scena per un’intera settimana, a cominciare già dalle ore 11 di domani, domenica 19 giugno, spettacoli per bambini, folklore, musica ma anche tanta solidarietà.
Eventi che avranno una cornice particolare: due obelischi e la Barca, quest’ultima con specifici richiami sullo sfondo a Procida e donata proprio dall’associazione FESTA ETERNA alla città.
Stamattina la conferenza stampa di presentazione del programma a cui hanno preso parte Carlo Fiumicino ed il neo sindaco di Nola, Carlo Buonauro.
“Un’opportunità per la città e per la nostra straordinaria festa che, grazie alle importanti collaborazioni avviate prima con Parma 2020 e poi con Procida 2022, è stata protagonista di contesti prestigiosi facendosi portavoce ed interprete delle sue secolari tradizioni – ha dichiarato Carlo Fiumicino – Il programma promosso – continua – rispecchia in pieno i sentimenti della comunità che, nei valori dell’amicizia e della solidarietà, fonda la sua identità cristiana secondo il culto di San Paolino”.
“La festa dei Gigli è una risorsa che va gestita correttamente – ha aggiunto il sindaco Carlo Buonauro – Certamente è una risorsa di tradizione e folklore e buona parte della città si identifica in questo tipo di evento. Ma la Festa dei Gigli è anche un momento di profonda spiritualità e di attenzione alla carità di San Paolino per cui la tradizione laica deve sempre coniugarsi con il messaggio religioso. Aggiungiamo poi – continua – che è un formidabile volano dell’economia che, però, non deve essere solo un circuito ristretto per pochi ambiti ma deve aprirsi all’intero territorio nolano. Senza dimenticare che la festa è anche cultura e solidarietà che è l’altro pane che nutre l’essere umano. Pertanto ben vengano queste attività”.