Nola. “Gli Amici del Marciapie” scrivono lettera al Sindaco di New York

Nola. Gli Amici del Marciapie scrivono lettera al Sindaco di New York

Egr. sig. Sindaco di New York

Bill de Blasio

Buongiorno

Mi chiamo Alberto Liguoro; ho avuto il prestigioso e oneroso incarico di indirizzare a Lei questa lettera, dall’Associazione Nazionale “Amici del Marciapiede” di Nola, alla quale appartengo, come socio onorario, a nome anche del Sindaco e dell’Amministrazione cittadina.

Mai incarico fu più gradito per motivi vari.

Appartengo alla nutrita schiera di Italiani che, conoscendo, a seguito di intrecciate circostanze New York, la considerano una città loro; ma ciascuno di noi la vede come se fosse “esclusivamente sua”, e questo capita anche a me. E, per me, come per altri, Lei rappresenta un tratto, una porzione dell’Italia migliore, l’ingegnosa e bella Italia, nel cuore e nella mente della Grande Mela.

Per presentarmi in due parole dirò che ho vissuto per molti anni a Maddaloni (Caserta), ad una quindicina di chilometri da Sant’Agata dei Goti, che conosco bene per le frequenti gite in bicicletta, da ragazzo, con gli amici, attraverso i boscosi viottoli di montagna. Poi ho fatto tante altre cose, il giudice, l’avvocato, lo scrittore, il poeta, il giornalista ecc., il cui insieme costituisce la mia identificazione.

Ci uniscono origini, percorsi esistenziali articolati e complessi e le solide basi di un’antichità importante:

L’Alto Medio Evo ancora oggi bene evidente nell’arte e nell’architettura di Sant’Agata dei Goti, una delle Sue più forti radici, e i siti archeologici di civiltà preelleniche di Nola, dove pure si radicano storie che hanno costituito per me e per altri, ceppi di vita e di sangue, sono alcuni pilastri dell’Essere, dei quali anche il sindaco di New York non può fare a meno di essere parte.

Con questa lettera, io e gli amici ed Autorità che rappresento, intendiamo portare alla Sua attenzione una richiesta, da qualche tempo, molto sentita e caldeggiata sia a Nola, che a New York, dove risiede una consistente comunità di nolani.

Il riferimento alla sua personalità, quale sindaco di New York, oggi, è da noi vissuto come un decisivo passo nel senso sotto indicato.

Due grandi situazioni simboliche di portata storica, culturale e popolare uniscono Nola a New York, come dei sigilli che evidenziano i legami di affratellamento e condivisione sostanziali:

La FESTA del GIGLIO in onore di San Paolino a Brooklyn (ed altri quartieri di New York, fin dal giugno 1903, con notevole incremento negli ultimi tempi) e La FESTA dei GIGLI a Nola, che ha recentemente avuto il riconoscimento di Patrimonio Ideale dell’Umanità dall’UNESCO (manifestazioni ben note che non è necessario ulteriormente illustrare).

Il senso di originalità, anzi unicità, forza, pienezza di sentimenti, musicalità, coralità che esplode, quasi, in esse e si espande, non può essere descritto; solo partecipando, ritrovandosi tra la folla, sentendo i ritmi, i richiami, seguendo le ritualità, si può comprendere in pieno.

INOLTRE

Un singolare e drammatico allineamento astrale unisce Nola e New York; una data: l’11 settembre.

NOLA 11 SETTEMBRE 1943

Prima rappresaglia tedesca in Italia, dopo la proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre.

A seguito della morte in combattimento di un tenente tedesco, furono fucilati 10 ufficiali italiani, tra cui mio padre.

Molta letteratura specifica tratta di questo argomento, tra cui un mio romanzo storico “Nola, cronaca dall’eccidio”, pubblicato recentemente, del quale, con molto piacere, le farò omaggio appena potrò disporre dei necessari contatti.

Ogni anno la Città di Nola commemora il tragico evento (lo scorso anno con particolare solennità ricorrendo il 70° anniversario; quest’anno con un taglio meno imponente, ma ugualmente con la partecipazione di tutta la cittadinanza).

NEW YORK 11 SETTEMBRE 2001

E’ tutto ben noto per ripetere qui ciò che accadde a Manhattan, oltre alle altre località che furono colpite.

Nel 2004 dedicai anche una poesia a questa straordinaria scansione simmetrica del tempo, che vede, parallelamente, in contrapposizione, da una parte la Democrazia e da un’altra parte i suoi nemici: “Days of the Angels”, spedita a suo tempo al “New York Times” e pubblicata in una raccolta di Poesie e Racconti, della quale pure vorrei farle omaggio.

Alla luce di tutto quanto sopra, la richiesta è, sostanzialmente, di un GEMELLAGGIO, o un altro atto formale, da Lei, eventualmente, ritenuto più adatto, che, in ogni caso, renda, in modo palese e ufficiale, veramente CONSISTENTE e INDISSOLUBILE l’abbraccio ideale tra Nola e New York.

Le rappresentiamo fin d’ora la piena e sentita disponibilità della Città di Nola e dell’Associazione “Amici del Marciapiede”, ad ospitarla, unitamente ai suoi accompagnatori, nonché venirla a trovare, con una delegazione, a New York, se è di Suo gradimento.

In attesa di un Suo cortese riscontro, la ringraziamo dell’attenzione e nel formulare gli auguri più belli per la Sua attività, le inviamo i più cordiali saluti.

Nola, 11 settembre 2014

Alberto Liguoro

Giulio La Marca (Presidente Ass. Naz. Amici del Marciapiede)