Il Guardasigilli Alfonso Bonafede e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli hanno firmato il decreto con cui viene approvato il piano di edilizia penitenziaria 2019. A darne notizia è “Giustizianewsonline”, quotidiano sul web del ministero, che spiega come il provvedimento da’ il via alla realizzazione del programma dei lavori, nel rispetto delle priorità loro attribuite, come proposto dal Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, sentito anche il Comitato paritetico sulla materia costituito in via Arenula. Il decreto Semplificazioni, oggi convertito in legge, in particolare, prevede due anni di tempo, dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2020, per elaborare “progetti e perizie per la ristrutturazione e la manutenzione, anche straordinaria, degli immobili in uso governativo all’Amministrazione penitenziaria”, per la realizzazione di nuove carceri e alloggi di servizio per gli agenti. Al Dap la legge assegna, inoltre, anche la possibilità di individuare immobili “nella disponibilità dello Stato o di enti pubblici territoriali e non territoriali” per la realizzazione di strutture carcerarie. Allo scopo sarà possibile avvalersi anche di personale del Genio militare del ministero della Difesa. Molti sono gli interventi di ristrutturazione già in corso: alcuni padiglioni dell’Ucciardone di Palermo e del carcere di Poggioreale a Napoli sono al momento oggetto di recupero conservativo e ammodernamento mentre sono in progettazione nuove sezioni negli istituti di Bari, sezione femminile, Potenza, Brindisi e Lecce. La riconversione in carceri di caserme dismesse, individuate anche in collaborazione con l’Agenzia del demanio e con il ministero della Difesa, consentirà’, secondo via Arenula, oltre a un risparmio rispetto alla costruzione “ex novo” di strutture penitenziarie, anche il raggiungimento dell’obiettivo di realizzare 5 mila ulteriori posti detentivi. Infine, a cura del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è prevista la realizzazione di due nuovi istituti, quello di Forlì e quello di Nola per una capacità complessiva di 1.450 posti.