NOLA. Il racconto dell’acqua principio di vita e l’itinerario di San Paolino

NOLA. Il racconto dell’acqua principio di  vita  e l’itinerario di San Paolino

 di Gianni Amodeo  – Fotoservizio di Mira Bifulco

Un’ideazione immaginata e concepita con intensa e profonda originalità di prospettiva, per dare anima e vigore spirituale ad un progetto articolato  sia nelle valenze socio-culturali e storico-religiose, sia nelle proiezioni di significato etico e civile sullo schermo dell’attualità del nostro tempo super-tecnologico e della digitalizzazione informatica, seguendo le tracce del cammino di  Paolino di Bourdeaux, venerato Patrono di Nola insieme con San Felice vescovo e martire. Un progetto, elaborato e tradotto in plastica efficacia narrativa,in virtù dell’appassionato impegno  della comunità studentesca dell’Istituto tecnico-commerciale e per geometri “MasulloTheti” e che ha già vissuto la sua prima fase, con la straordinaria e indimenticata performance teatrale e musical-canora, proposta nell’ Auditorium del Seminario vescovile, a gennaio scorso, per riscoprire il rapporto di San Paolino  con la città, il territorio e la tradizione della Festa dei Gigli. Una riscoperta, fatta con il rigore della ricerca documentale, attingendo alla copiosa e variegata bibliografia, al cui centro sono gli albori della cristianità nelle terre del Sud  e l’ autore dei Carmi, e trascritta nei testi dalla professoressa Fortuna Dubbioso, docente di Scienze giuridiche, in collaborazione con la professoressa Susy Barone, docente di Materie letterarie, che coniugano il lavoro didattico e formativo con l’attiva presenza nel sociale e la dedizione alle “Humanae  litterae”.

E’ l’operazione culturale – resa possibile dalla preziosa sinergia con la consulenza fornita dal personale della Biblioteca diocesana, diretta da don Giovanni Santaniello, e promossa dal sostegno delle famiglie Ruggiero, Sodano e Siano, Maestri di Festa per l’allestimento del Giglio del Panettiere edizione 2018–  che ha vissuto  la fase conclusiva con l’ Itinerario di San Paolino, attraverso il racconto dell’acqua delle sei Fontane storiche del perimetro del centro antico della città, alimentate in larga parte  dall’acquedotto del Serino  e dislocate nelle vicinanze di luoghi sacri e di devozione religiosa. Sono le Fontane, che, nel quadro dell’operazione, sono state restituite alla città nella piena funzionalità dei sistemi idrici dopo anni di deplorevole abbandono, recuperandone la memoria- e il ruolo- di quell’utilità sociale e di aggregazione civile che hanno esercitato fino agli anni del secondo dopo-guerra mondiale, quando i servizi idrici domestici erano appannaggio di pochi ceti abbienti, e grazie al piano di ampliamento e potenziamento della rete pubblica degli acquedotti, con le imponenti opere della Cassa del Mezzogiorno realizzate soprattutto nelle regioni del Sud  tra gli anni  ’50 e ’60 del secolo scorso.

 L’Itinerario  prende avvio dalla Fontana di Santa Maria La Nova, in prossimità del Museo storico-archeologico dell’area nolana, e tocca le Fontane della Chiesa di San Raffaele, dell’ex-Salvatore – a piazzetta Calabrese- di piazza Marco Clodio Marcello, della Chiesa del Carmine e del monumentale complesso di Santa Chiara. Un Itinerario che celebra l’ acqua, quale linfa essenziale e primordiale di vita di tutte le specie dell’universo animale e vegetale  e quale principio sacrale di religiosità purificatrice identificato con il rito battesimale della trascendenza della visione cristiana dell’esistenza. Ed è l’ acqua  che anima ed ispira significativi Carmi della  produzione poetica di San Paolino, le cui Lettere costituiscono, a loro volta, lo specchio dei turbinosi tempi che fanno da matrice  delle origini della cristianità in Occidente.

 I QUADRI TEMATICI E L’ESEMPLARITA’ DI SAN PAOLINO. LA PERFORMANCE NARRANTE DEI GIOVANI-CICERONI

Introdotto dalla professoressa Anna Maria Silvestro, dirigente del “MasulloTheti” e presentato con rapidi ed incisivi squarci di analisi nella Chiesa-Agorà dei Santi Apostoli dalla professoressa Fortuna Dubbioso,e con la partecipazione dei vescovi Francesco Marino e Beniamino Depalma, del Rettore del Seminario, don Gennaro Romano e di don Giovanni Santaniello; una presentazione puntuale ed efficace, a cui seguiva il percorso dell’Itinerario con i ampi quadri tematici, corrispondenti alle tappe delle sei Fontane ed illustrati dai giovaniCiceroni dell’Istituto di via Mario De Sena. Sono i quadri di cristallina scrittura  che permettono di rivisitare e conoscere di Paolino di Bourdeaux  non solo l’ Anima e l’ Uomo, ma anche la dimensione del Cittadino, nel segno di quei valori e costumi di vita che incarnò nelle opere e nel pensiero. Valori e costumi che si rapportano al primato del bene comune, alla carità, alla fede, all’amicizia, all’umiltà e al servizio verso i poveri. Una performance interpretativa davvero di alto profilo espressivo, con cui i giovaniCiceroni – attesi tra qualche settimana dagli impegnativi Esami di Maturità– hanno ricomposto non solo l’intera vicenda storica ed esistenziale del Santo della povertà evangelica, ma hanno anche incontrato aspetti peculiari dell’identità culturale della città e del territorio, recependone il senso. E il coinvolgimento del folto e attento pubblico che ha vissuto la loro performance, è la conferma del consenso per un’eccellente e qualificato momento di vita culturale, che impreziosisce il Giugno nolano in corso con il suo ricco “cartellone” di manifestazioni ed iniziative d’arte e  varia umanità.

 “E’ un progetto di sicura rilevanza culturale e sociale- spiega la professoressa Susy Barone– quello su cui abbiamo profuso passione ed entusiasmo, facendo, come si suole dire, squadra nel pieno coinvolgimento partecipativo della comunità scolastica e dei docenti. Inserito nell’ambito delle finalità dell’alternanza ScuolaLavoro, il progetto è stato vissuto e attuato in funzione della conoscenza storica del territorio e delle figure che meglio lo rappresentano, com’è la testimonianza di vita di San Paolino, ma anche per attualizzarne i valori praticati e additarne l’esemplarità civica. Tutto ciò che l’ Itinerario rappresenta e costituisce come modulo sociale e culturale è patrimonio del “MasulloTheti” ed è a disposizione della città”.

Ed ecco la schiera dei giovaniCiceroni, meritevoli di menzione speciale. Lorenzo Valente, Francesco Lombardi, Filippo Vecchione, Pietro Palma,Leandro Occhipinti, Pietro Ferrara, Bruno Fusco, Miriam Fasulo, Anna Cozzolino, Pasquale Maione, Gioacchino Lombardi, Sabatino Perna, Carmen Balbi, Maria Buonocore, Alex Rigoli, Ilaria Cavezza, Nello Nappi e Giovanni Ursillo. E’ la schiera, di cui è parte integrante Cristina Russo, limpida espressione del bel canto, con l’interpretazione dell’ Inno a San Paolino per l’ouverture dell’ Itinerario e dell’ Ave Maria per il sigillo finale. Un’impronta di gran classe, quale migliore non poteva esserci per dare compiutezza alla bella e impegnativa manifestazione.

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